L’idea è stata lanciata da un cittadino rovatese. Perché non preparare delle torte da regalare a chi ha fatto molto in questo momento terribile? Detto fatto e la risposta di generosità è stata straordinaria. Nella giornata di giovedì 16 aprile sono state consegnate ben 90 deliziose torte a Rovato e a Chiari.
Novanta torte del sorriso
Diverse le ricette e le decorazioni, identico lo scopo: portare un sorriso e dire grazie a chi non si è mai fermato e sta fronteggiando con coraggio l’emergenza legata al Coronavirus. I dolci sono stati donati agli operatori della Rovato Soccorso, del centro Spalenza Don Gnocchi, della casa di riposo Lucini Cantù; ai carabinieri di Rovato e Chiari, alla Polizia Locale di Rovato, alla Polizia stradale di Chiari, ai gruppi di Protezione civile, a monsignor Cesare Polvara e ai sacerdoti di tutte le parrocchie rovatesi, a dieci medici di base, alle sei farmacie rovatesi, alle suore Canossiane e alle religiose di Sant’Andrea, al personale degli Uffici comunali ai servizi sociali e anagrafe, agli operai addetti ai servizi cimiteriali, ai netturbini.
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Doni e messaggi per l’ospedale
Essendo stata la partecipazione molto superiore alle attese, venti torte sono state donate anche all’ospedale di Chiari. Oltre a preparare il dolce, le famiglie hanno allegato messaggi di ringraziamento e disegni dei loro bambini. Un modo per dire grazie, per esprimere la riconoscenza e l’affetto a chi si sta dando da fare per gli altri. Un tentativo di dare un abbraccio, simbolico, ma sentito da tutta la comunità, perché l’emergenza si supererà insieme.
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