Non solo miele: le api adesso fanno anche... il Gin!
Emanuele Cò e Silvio Prestini hanno creato il «Ginbee» che ha riscosso grande successo anche all’evento al Castello di Brescia
di Alessandro Tomasini
Che le api fossero indefesse operaie dedite alla creazione del miele, lo si sapeva da tempo, ma che il dolce nettare contribuisse a fare il gin è un’assoluta novità. Emanuele Cò e Silvio Prestini, soci in un’azienda agricola di Cignano che ha nel cuore i prodotti del territorio, oltre a produrre con le loro circa 300 arnie un ottimo miele, ora lo utilizzano anche per fare un gin dal profumo e sapore veramente particolare.
A sancire questo, la terza edizione del «Brixia Gin Festival», tenutosi in Castello a Brescia a cura di «We love castello».
Le api adesso fanno anche... il Gin!
Il «Ginbee», cosi si chiama il distillato di ginepro, con una certa quantità di miele e bilanciato con altre botaniche, ha sbaragliato la concorrenza di altre 18 famose marche di distillato. «Da diversi anni abbiamo fatto della nostra passione una professione – ha spiegato Silvio Prestini – “Apiagricola Cignano” è la fusione di due aziende agricole presenti sul territorio di Cignano, “Apicoltura Cignano” e “Agricola Cignano”. L’idea è nata nel 2019 dall’intesa di due amici, ora soci, con una grande passione per l’agricoltura, l’apicoltura e la natura. Le api sono per noi la principale fonte di reddito e curiamo i nostri imenotteri come figli e le portiamo in giro per la provincia seguendo le fioriture delle piante, alla ricerca del nettare migliore, in montagna, in collina o lungo il fiume, le nostre api non hanno di che lamentarsi sono a tutti gli effetti delle turiste. Entrambi siamo appassionati degustatori di gin e ci è venuta l’idea di utilizzarlo per fare un nostro Gin».
Che successo il Ginbee
Il liquore al naso è pulito, profumato, con note vegetali di erbe aromatiche, salvia e basilico, mentre al palato arriva con una piacevole sensazione di morbidezza ed una dolce freschezza conferitagli dallo zenzero, dal bergamotto e dall’erba Luigia. «Abbiamo partecipato alla manifestazione in castello e abbiamo raccolto unanimi consensi. In esposizione l’arnia che utilizziamo quando andiamo nelle scuole, il barman Simone e la bontà del nostro prodotto, ha confermato che la nostra idea era vincente. In Castello abbiamo proposto anche una serie di rivisitazioni di famosi cocktail usando il nostro prodotto, un successone». Bravi!