«Non ho ucciso io Francesca»: terza udienza shock per l'omicidio Fantoni
Con queste parole, Andrea Pavarini, unico imputato per l’omicidio di Francesca Fantoni del 25 gennaio del 2020, ha spiazzato tutti durante la terza udienza per l’assassinio della 39enne bedizzolese.
«Non ho ucciso io Francesca»: terza udienza shock per l'omicidio Fantoni.
«Non ho ucciso io Francesca». Con queste parole, Andrea Pavarini, unico imputato per l’omicidio di Francesca Fantoni del 25 gennaio del 2020, ha spiazzato tutti durante la terza udienza per l’assassinio della 39enne bedizzolese.
Le confessioni avvenute durante gli scorsi appuntamenti sono venute meno mercoledì 19 maggio, quando in Corte di Assise si è tenuta la nuova udienza.
L’imputato, sul quale si disquisisce riguardo la capacità di intendere e di volere, ha ritrattato completamente la confessione. «Non ho ucciso io Francesca, si è buttata a terra. L’avranno picchiata prima, magari qualche rumeno che gira per il paese». Sono queste le parole pronunciate dall’imputato.
La difesa di Pavarini, fin da prima dell’inizio del processo, ha cercato tramite perizie psichiatriche di chiarire la mancata capacità di intendere e di volere dell’assistito. Ad agosto, la perizia, aveva però chiarito come Pavarini fosse abile e dovesse partecipare regolarmente al processo. Da questo processo, stanno uscendo ora sempre più pieghe oscure di una personalità di difficile gestione.
«Il sangue di cui ero sporco? Me l’ha sputato addosso Francesca. Io non cercavo rapporti sessuali, era lei a volerne» è un’altra affermazione rilasciata davanti al Giudice. L’udienza è stata aggiornata.