«Non era la prima volta, andava sicuramente fermato prima»
Le reazioni in paese dopo l'arresto dell'ex parroco don Ciro Panigara

Dopo l'arresto di don Ciro Panigara a San Paolo c'è grande delusione e sgomento.
Le reazioni a San Paolo
Stupore, delusione e anche un po’ di rabbia. Sono questi i sentimenti che prevalgono in paese a San Paolo. Salvo qualche rara eccezione, i più preferiscono non commentare, ed è facile intuire il perché scrutando i volti per le vie di San Paolo. Abbiamo provato ad entrare in oratorio, siamo stati in chiesa, in alcuni bar del paese e in alcune vie per incontrare la comunità, scossa per quanto accaduto. La notizia dell’arresto di don Ciro Panigara, mercoledì (l’altro ieri) mattina si è diffusa velocemente in paese. Ma nessuno se la sente di parlare.
Bocche cucite in paese
Bocche cucite. Anche il primo cittadino Alberto Pedretti si accoda alla sfilza di «no comment». Niente di nuovo: era avvenuto lo stesso all’inizio dell’anno, con la notizia della sospensione del sacerdote e le prime voce sulle violenze. Qualcuno, però, dietro lo schermo dell’anonimato, si è lasciato scappare qualche frase.
«Sono e siamo davvero sconvolti - ha commentato un cittadino - Era riuscito a guadagnarsi la nostra fiducia e questo comportamento ci lascia senza parole. Mai avremmo pensato potesse svilupparsi una situazione del genere».
Delusione e rabbia
E, c’è anche, prova un po’ di delusione e rabbia.
«Dato che, a quanto sta emergendo, non era la prima volta che assumeva certi comportamenti, andava fermato prima. Perché gli è stato consentito di continuare a fare il sacerdote?».
Insomma, questi sono alcuni dei punti di vista dei cittadini, perché se con la stampa c’è poca voglia di andare oltre, in paese non si
parla d’altro. Ancora una volta, per chi frequenta la parrocchia la sensazione è di aver a che fare con qualcosa di troppo grande per essere gestito e capito. Almeno in questo momento.