Non è estorsione: operaio assolto dall'accusa ai danni di un imprenditore iseano
L'accusa vedeva l'operaio 38enne colpevole di aver minacciato l'imprenditore al fine di ottenere 400mila euro.
I fatti risalgono ad un paio di anni fa, il giudizio immediato che ha decretato il destino dell'operaio, è giunto però nelle scorse ore.
Scattano le manette
L'accusa vedeva l'operaio, un 38enne kosovaro residente a Rovato responsabile di aver minacciato un imprenditore iseano 55enne impiegato nel settore della progettazione di piscine e giardini. A seguito di non velate minacce nelle quali il 38enne avrebbe chiaramente intimato all'imprenditore di farsi consegnare del denaro prendendo di mezzo anche moglie e figlia del 55enne, lo stesso venne arrestato in flagranza di reato (era il 20 agosto 2018 i carabinieri erano nascosti nel un furgone con il quale il 55enne si era presentato all'appuntamento stabilito e nel quale è avvenuta la consegna del denaro) per poi scontare un mese in custodia cautelare in carcere ed altri due agli arresti domiciliari. A distanza di cinquanta giorni dall'arresto il pm aveva chiesto e ottenuto il processo, il giudizio immediato è giunto poche ore fa.
Tentata estorsione?
Il giudice del procedimento preliminare Giulia Costantino non ha ritenuto sussistente l'accusa di tentata estorsione: l'avvocato difensore dell'operaio ha dimostrato come lo stesso vantasse un credito di poche migliaia di euro e che la somma di 400mila euro, in realtà, non era mai stata richiesta.