Cronaca
MANIFESTAZIONE

"No al green pass": più di 1.000 persone in piazza Vittoria si mobilitano per la "libertà"

Presenti anche le forze dell'ordine, che hanno presidiato la piazza fino alla fine della manifestazione.

"No al green pass": più di 1.000 persone in piazza Vittoria si mobilitano per la "libertà"
Brescia Aggiornamento:

di Valentina Pitozzi

"Questo vaccino è solo una sperimentazione, esistono almeno altre cinque terapie disponibili come annunciato dalla Commissione europea" ha dichiarato il moderatore De Mattia.

"No al green pass": oltre mille persone in piazza Vittoria si mobilitano per la "libertà"

Famiglie con bambini, giovani, anziani in carrozzina. Tra loro commercianti, studenti, dipendenti pubblici. Una platea davvero eterogenea quella che ha partecipato alla manifestazione "no green pass" di ieri, sabato 24, in piazza Vittoria a Brescia. A partire dalle 17.30, centinaia di persone hanno cominciato a popolare l'area che in poco tempo si è gremita superando i mille manifestanti.

"Pace e libertà", "no al nazio-pass", "no a ricatti e discriminazioni": queste le voci che si sono alzate dal pomeriggio fino a serata inoltrata. La folla infatti dissentiva sulla scelta del Governo di avere reso obbligatorio a partire dal 6 agosto il noto "green pass" per accedere a una serie di attività come musei, cinema, ristoranti al chiuso, palestre, parchi divertimento e grandi eventi. Chiaro il messaggio esposto anche sui molti cartelli alzati, che richiamavano alla libertà personale di scelta.

Così, sulle note della canzone di protesta europea "Danser encore" (in italiano "Danzare ancora") le persone hanno spiegato il motivo per cui erano lì, uniti verso un comune obiettivo: "capire cosa sta realmente accadendo in città e nel Paese". A moderare gli interventi Mariano De Mattia, infermiere degli Spedali Civili di Brescia che in questi mesi aveva già avuto modo di dibattere pubblicamente circa gli strumenti per contrastare la pandemia, sull'efficacia e sicurezza dei vaccini e sull'obbligo vaccinale per i sanitari.

Organizzata attraverso i social e i canali Telegram, la manifestazione è stata pacifica rendendo innecessaria l'azione degli uomini della Guardia di finanza, polizia locale e Carabinieri presenti.

I manifestanti hanno auspicato "che non ci sia più omertà da parte delle istituzioni, del personale sanitario e dei media. Basta dire che non c'è correlazione tra i vaccini e i decessi post inoculazione".
A questo proposito, tra l'altro, è stata interpellata Eurojust (l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale) per fare chiarezza sulle presunte morti anomale.

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