Orzinuovi

Niente referendum: le regole non lo ammettono

Ormai la decisione è stata presa.

Niente referendum: le regole non lo ammettono
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Il campo sportivo di Orzinuovi ospiterà la Casa della comunità e non ci sarà alcun referendum per mettere in dubbio la decisione. E’ quanto è stato deciso nei giorni scorsi dal Comitato dei Garanti per l’assemblea, nominato circa due mesi fa: il referendum non si può fare su una delibera ormai esecutiva.

Il referendum non si farà

Un referendum che puntava a dare voce alla comunità orceana in merito alla possibilità della costruzione della Casa della comunità in via Bainsizza nell’ex campo sportivo.
La minoranza e un comitato di cittadini avevano l’obiettivo di tutelare l’area, che a loro avviso doveva diventare un «parco bellissimo» oppure diventare al servizio delle scuole, che sono proprio lì accanto.

Tuttavia, dopo numerose proteste e dopo vari tentativi di andare a votazione popolare, il Comitato dei Garanti si è espresso sull’area comunale ormai già ceduta a Regione Lombardia.
La Casa della comunità, dunque, verrà costruita in via Bainsizza e ospiterà anche altri servizi per la comunità, come una mensa per le scuole.
Il comitato pro referendum non l’ha presa proprio bene.

«Il Comitato dei promotori per la salvaguardia dell’area dell’ex campo sportivo di via Bainsizza ha ricevuto il verbale della riunione del Comitato dei Garanti istituto per la valutazione in ordine all'ammissibilità del quesito proposto - hanno fatto sapere i componenti del Gruppo - Hanno votato a favore i membri Michele Scalvenzi e Fulvio Giacomassi. Hanno votato contro i membri Luca Magli, Carlo Lombardi e Gian Mario Sbaraini. Si è astenuto il segretario comunale Silvio Masullo. La decisione così assunta impedisce la prosecuzione dell'iter che intendeva consentire alle cittadine e ai cittadini di Orzinuovi di esprimere la propria opinione su una decisione così importante per il futuro del territorio, della comunità, del nostro paese. La scelta politica presa dalla maggioranza, successivamente al deposito del quesito referendario, di assegnare per 99 anni all'Asst Franciacorta l'area del campo sportivo, ha condizionato questa decisione rendendola amara agli occhi di tutti. Altre soluzioni avrebbero potuto essere prese, se solo si fosse guardato al bene comune con occhi liberi, rivolti al futuro, attenti alla salvaguardia del verde pubblico, che non è proprietà di qualcuno, ma è solo preso in prestito per le future generazioni. Per questo esamineremo con esperti la determinazione dell'atto amministrativo ed il responso maggioritario del comitato dei garanti messi, in questo caso, in concorrenza con la partecipazione attiva e democratica dei cittadini previsti dallo Statuto comunale. Ciò che volevamo ottenere, un vero coinvolgimento delle orceane e degli orceani, non ci è stato consentito. Proseguiremo la nostra azione, libera, gratuita, appassionata, nella salvaguardia del verde cittadino dall'azione di occupazione , edificazione e trascuratezza di questo sindaco e giunta , certi come siamo che l'agire del buon amministratore è tanto più efficace quanto maggiormente attento alle istanze del popolo. Ignorare quelle istanze dimostra la disaffezione ai temi cari alla comunità. Una disaffezione che allontana, come stiamo assistendo nelle ultime tornate elettorali, l'elettore cittadino dal voto salvo poi dolersi solo nei commenti dei risultati. Questo il risultato della loro scelta».

Anche Michele Scalvenzi rappresentante dell’opposizione e componente del Comitato, è intervenuto sulla questione:

«Peccato - ha detto - Perché le condizioni per una visione "estensiva" del regolamento comunale potevano esserci garantendo così la possibilità di far esprimere i cittadini su un'area così importante e strategica del paese. Non che sia l'unica sia chiaro, siamo consapevoli che si potrebbero innescare ed innestare altre operazioni impattanti sul nostro territorio. Non è in discussione la centralità dei servizi ma la dislocazione e la razionalizzazione delle strutture già esistenti. Come minoranza faremo quello che potremo nell'ambito delle nostre prerogative».

Luca Magli, nominato presidente del Comitato dei Garanti, è stato chiarissimo.

«Il regolamento è molto chiaro - ha spiegato - Le materie non ammesse al referendum sono quelle oggetto di atti esecutivi del Comune e in questo caso lo era. Ne abbiamo anche parlato ma le regole, in vigore da più di dieci anni, parlano chiaro».

Il sindaco Gianpietro Maffoni ha ribadito il suo pensiero.

«Sono contento - ha detto Maffoni - Non perdiamo tempo e denaro in un referendum inutile: agli orceani interessa di ricevere cure adeguate per la loro sanità. E quello, come ho detto, era l’unico posto disponibile per realizzare la struttura sanitaria, nessun altro».

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