Il dramma

Neonata muore in casa a soli due mesi, tragedia a Urago

Sul caso è stata aperta un'inchiesta; in attesa dell'esito dell'autopsia, ai genitori sono stati tolti gli altri tre figli

Neonata muore in casa a soli due mesi, tragedia a Urago
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La prima cosa che colpisce, entrando in casa, è il silenzio. Perché in un appartamento in cui vivono quattro bimbi piccoli, è impossibile non sentire pianti, grida, voci squillanti. Ma il silenzio non è solo quello del lutto, legato all’improvvisa e prematura scomparsa di Angelica, morta giovedì 29 dicembre, a 2 mesi e 20 giorni, in seguito a un arresto cardiaco. E’ il silenzio della disperazione più cupa, perché ai due genitori straziati dal dolore sono stati temporaneamente tolti gli altri tre figli: il più grande, di 6 anni, è stato collocato in una comunità protetta, mentre gli altri due (il secondogenito di un anno e mezzo e la gemellina di Angelica, che il 6 gennaio ha compiuto tre mesi) sono stati affidati a due diverse famiglie.

Neonata muore in casa a soli due mesi, tragedia a Urago d'Oglio

Hanno lo sguardo spento e portano impressi sul viso i segni della terribile tragedia vissuta e della rapida catena di eventi da essa innescata Jessica, la mamma, e Valentino, il papà. Insieme a loro, a condividere la stessa angoscia, c’è il nonno Giovanni, il padre di Jessica. Suo, infatti, è l’appartamento dove la famiglia vive e dove, il 29 dicembre, si è consumato il dramma.

"Le gemelline sono nate premature, di sette mesi - ha spiegato mamma Jessica - Sono venute alla luce il 6 ottobre e sono state dimesse dall’ospedale a metà novembre. Ma avevano entrambe problemi respiratori. Angelica era già andata in apnea una volta: ma in quel caso era stata portata d’urgenza in Pronto soccorso ed erano riusciti a salvarla. Noi avevamo compilato tutta la documentazione per richiedere la dimissione protetta e l’assistenza domiciliare, ma non ci è stata mai fornita. Questi mesi non sono stati facili e stavamo attentissimi: le bambine erano accudite e curate".

Giovedì sembrava un giorno come tanti altri: era toccato al nonno il biberon delle 11, ma alle 16 la piccola non si era ancora svegliata per la poppata e allora la mamma era andata in camera a controllare. "Non respirava", ha raccontato. Immediata la chiamata al 112 e subito il nonno ha iniziato le manovre di rianimazione, con massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca, seguendo puntualmente le istruzioni al telefono. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, la bimba è andata in arresto cardiaco e tutti i tentativi di salvarla sono risultati vani.

Aperta un'inchiesta sul decesso

L’immagine del corpicino senza vita adagiato sul tavolo era straziante per la mamma, il nonno e il papà che, nel frattempo, era sopraggiunto sul posto. Ma l’incubo era appena iniziato. Il decesso, infatti, ha innescato, come da prassi, un’indagine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Chiari, che poi hanno ascoltato (separatamente) Jessica e Giovanni in caserma. Per la neonata è stata disposta l’autopsia (per l’esito ci vorranno 90 giorni), mentre la Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo ai danni della madre e del nonno, visto che erano gli unici due adulti in casa al momento della tragedia. E, nel giro di 24 ore, su provvedimento del Tribunale dei minori, è stato disposto l’allontanamento degli altri tre bambini.

"Io sono devastato, e anche gli altri due nonni (i genitori di Valentino ndr) sono distrutti - ha spiegato Giovanni - Hanno spezzato due famiglie, hanno svuotato le nostre case così, in fretta e furia, come se ci avessero già condannati, come se fossimo degli assassini".

L'addio alla piccola Angelica

I funerali della piccola Angelica sono stati celebrati lunedì 2 gennaio a Urago d'Oglio.  "I suoi fratelli non hanno potuto nemmeno dirle addio. Il più grande credo avrebbe voluto vederla", ha commentato la mamma.

"Speriamo di riuscire a riportare i nostri figli a casa. Per il momento non possiamo né vederli, né sentirli. Ci hanno avvisati con un messaggio che la gemellina è stata ricoverata in ospedale. Io sono molto preoccupata: anche lei ha gli stessi problemi di Angelica, noi sapevamo come trattarla, ma in mano ad altre persone, per quanto possano essere eccezionali, non so come andrà", ha proseguito.

La coppia ha spiegato che Angelica è risultata positiva al Covid al tampone effettuato post mortem:

"Eppure nessuno di noi ce l’ha, non riusciamo a capire dove possa averlo preso". Una delle tante domande destinate a restare senza risposta.

Il cordoglio del sindaco

"Queste cose non dovrebbero mai succedere".

Il sindaco Gianluigi Brugali dà voce all’incredulità e al cordoglio di un’intera comunità di fronte alla scomparsa della piccola Angelica, la neonata di soli due mesi e 20 giorni stroncata da un arresto cardiaco nella sua abitazione.
"Mi dispiace tantissimo, questa tragedia mi ha toccato profondamente, in quanto padre prima ancora che come sindaco", ha aggiunto.
Nessun commento invece dal primo cittadino sull’inchiesta aperta dalla Procura dopo il decesso (la mamma e il nonno della piccola sono indagati per omicidio colposo e gli altri tre figli sono stati allontanati dalla famiglia):

"Non intendo rilasciare dichiarazioni finché tutti gli enti coinvolti non avranno completato gli accertamenti del caso. Aspetto che la giustizia faccia il suo corso".

 

 

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