Nelson Mandela Day, il 18 luglio una giornata di riflessione a Brescia
L’iniziativa, che si muove dall’hashtag #prisonersmatter, lanciato dalle Nazioni Unite, vede la partecipazione indiretta dei detenuti
Nelson Mandela Day, il 18 luglio una giornata di riflessione a Brescia.
Una ricorrenza celebrata in tutto il mondo
Una ricorrenza internazionale, quella del Nelson Mandela Day, giornata a sostegno delle United Nation Standard Monimum Rules for Treatment of Prisoners anche note come Nelson Mandela Rules. Tale corpo di norme, promosso dalle Nazioni Unite, riconosce i Diritti Fondamentali dei detenuti e le regole base per l’attuazione di un trattamento penitenziario conforme ai Diritti dell’Uomo.
Denuncia dell'alto numero di suicidi in carcere
Il 18 luglio, inoltre, sarà - come accade mensilmente dal 18 marzo 2024 - una giornata di iniziative volte a denunciare l’alto numero di suicidi (già 55 da inizio anno) in carcere e l’improrogabile necessità di interventi per ridurre l’insostenibile sovraffollamento in cui versano gli istituti di pena del Paese.
Una giornata di riflessione in occasione del Nelson Mandela Day
In occasione di questa duplice e coincidente ricorrenza, l’ufficio del Garante dei Diritti delle Persone Private della Libertà Personale del Comune di Brescia, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio comunale del Comune di Brescia, indice una giornata di riflessione alla quale hanno aderito numerose organizzazioni del terzo settore che si occupano di carcere e di reinserimento sociale dei detenuti per esprimere la loro vicinanza ai temi suddetti.
L’iniziativa, che si muove dall’hashtag #prisonersmatter, lanciato appunto dalle Nazioni Unite, vede la partecipazione indiretta dei detenuti che, con scritti e riflessioni sul tema oggetto della riflessione (i detenuti contano), cercano di far comprendere alla collettività esterna che il carcere non è un mondo fatto di invisibili, ma un pezzo di collettività verso la quale bisogna guardare con occhi inclusivi, per il bene di tutti. Volendo coinvolgere anche le persone in esecuzione penale esterna, grazie alla partecipazione dell’UEPE all’iniziativa, è stato pensato di adattare l’hashtag internazionale in modo che potesse comprendere anche chi, sul territorio bresciano, sconta una pena in misura alternativa, trasformandolo nell’affermazione riportata in locandina “le persone in esecuzione penale contano”.
"La necessità di parlare delle dannose condizioni in cui versa il sistema di privazione della libertà nel nostro Paese si fa sentire oggi più che mai pressante - hanno fatto sapere gli organizzatori - anche per tale ragione, i detenuti e le detenute degli istituti cittadini, unitamente alle menzionate realtà che partecipano all’iniziativa, riconfermano la scelta del dialogo con la comunità e le istituzioni come scelta prioritaria rispetto alla protesta".