Nell'ex asilo di Coccaglio sorgerà una Casa del Commiato
Inutilizzata da anni, l'ala sud dello stabile verrà sistemata e riqualificata per ospitare una stanza funeraria. Ma non mancano le polemiche dell'opposizione: "Manca un progetto unitario"
di Emma Crescenti
L’ex asilo comunale ospiterà la stanza funeraria di una Casa del Commiato. Una novità nero su bianco da fine settembre, quando il Consiglio comunale ha approvato il parziale stralcio della convenzione con la Fondazione Urbani e Nespoli che prevede la «restituzione» dell’ala sud dello stabile per la realizzazione del nuovo servizio tanto atteso sul territorio.
Nell’ex asilo sorgerà la Casa del Commiato
In comodato d’uso al Comune dagli anni Novanta (da quanto, in sostanza, era stato realizzato il nuovo asilo) lo storico stabile di via Benefattori di usi però ne aveva visti ben pochi, anzi nessuno: il progetto del polo civico sognato dall’Amministrazione Lotta era stato bocciato dalla prima Giunta Claretti perché «faraonico e troppo costoso», e così l’ex asilo aveva continuato a prendere polvere, fantasma del luogo di educazione e istruzione che era stato. Il primo passo verso il «recupero» era stato fatto quando l’associazione Pensionati si era insediata in una porzione dello stabile: ora tocca all’ala sud. «La Fondazione ha ricevuto una richiesta per l’affitto dei locali per la creazione di una stanza funeraria di una Casa del Commiato, un servizio sentito da tempo dalla popolazione - ha spiegato il sindaco Alberto Facchetti - Modificando la convenzione andiamo ad abbandonare una parte del comodato che ci vedeva fruitori dell’ex asilo e facciamo ricongiungere la piena proprietà della Urbani e Nespoli, che con la controparte concorderà anche una ristrutturazione dell’immobile che è cosa assai gradita perché questa struttura perviene dalla solidarietà storica del paese merita (così come ha meritato l’ala destinata ai Pensionati) una bella riqualificazione funzionale ed estetica».
Le tempistiche non sono certe: la creazione della stanza funeraria però non è più una questione di se, ma di quando. Riguardo alla porzione centrale dello stabile, invece, per ora rimarrà libera «ma rifletteremo su un’eventuale futura destinazione», ha continuato il sindaco.
«Servizio utile, ma manca un progetto unitario»
La realizzazione della stanza funeraria di una Casa del Commiato va incontro a un bisogno sentito ormai da tempo, ma non mancano le perplessità del gruppo d’opposizione Passione civica per Coccaglio. Non tanto per l’utilità del servizio «secondo noi indispensabile, lo abbiamo visto anche in questi anni di pandemia», ha esordito il capogruppo Michela Faustini, quanto per la mancanza di una visione d’insieme dell’area e del suo futuro. «Quello che non ci convince è la posizione, perché è vero che il progetto del centro civico è ormai naufragato, ma si poteva pensare comunque a un progetto più organico - ha chiosato il consigliere - L’idea qui è che se ne faccia un pezzettino alla volta ma che non ci sia un disegno e un progetto, anche magari condiviso con la cittadinanza, che si potesse davvero realizzare un qualcosa di bello, urbanisticamente parlando anche di rigenerazione urbana nel cuore del paese».
Intercettare un bisogno della comunità è comunque una forma di condivisione «anche se non nella forma di un’assemblea pubblica», ha invece ribattuto il sindaco Facchetti. Quanto alla posizione, su cui non sono mancate le valutazioni, «è vicino alla Chiesa, è nel cuore del paese e non mancano i parcheggi: io ritengo che sia strategico, se così si può dire, per un servizio di questo genere».