Violenza

Nella lite tra vicini di casa a Rovato spunta un coltello

E' accaduto nella frazione Duomo; un residente è stato denunciato a piede libero per minacce aggravate e lesioni

Nella lite tra vicini di casa a Rovato spunta un coltello
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Ad accendere la miccia è stata una banale lite tra vicini che avrebbe potuto finire in tragedia: perché, a un certo punto, è spuntato un coltello.
E’ successo nel pomeriggio di giovedì 23 novembre nella frazione rovatese di Duomo, in pieno centro, a due passi dalla chiesa e dall’oratorio, nei pressi della pizzeria. Nessuno è rimasto ferito in modo grave, ma uno dei due contendenti è stato denunciato a piede libero per minacce aggravate e lesioni.

Nella lite tra vicini di casa a Rovato spunta un coltello

La vicenda, raccontata anche sulle pagine del settimanale ChiariWeek,  ha destato parecchio clamore, in una realtà in cui ci conosce praticamente tutti, in cui ci si saluta ancora per strada chiamandosi per nome. Dalle testimonianze di alcuni residenti si apprende che i rapporti tra i due erano tesi da tempo, ma al momento non è dato sapere cosa abbia innescato l’ennesimo litigio. Si sa solo che uno dei due, rovatese che vive in frazione da sempre, a un certo punto e per ragioni sconosciute, ha estratto un coltello per colpire l’altro, peraltro appartenente all’Arma dei carabinieri (lavora a Chiari ma al momento dell'aggressione era fuori servizio).

Denunciato a piede libero

Entrambi sono rimasti feriti, con diverse contusioni, ma nessuno dei due ha riportato lesioni gravi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Chiari. L'uomo che ha impugnato il coltello, un settantenne del paese, è stato denunciato a piede libero per minacce aggravate e lesioni.

Dilaga la violenza

Il violento litigio ha sconvolto la comunità della frazione, già messa a dura prova dai furti che si sono registrati nelle scorse settimane, andando a colpire indistintamente le abitazioni, le attività commerciali (i banditi si sono introdotti nella farmacia) e perfino i poli aggregativi (è stato preso di mira pure l’oratorio). Un fatto che fa scalpore perché i protagonisti non sono estranei, non si tratta di sconosciuti incappucciati: la furia è esplosa tra vicini, tra persone che si conoscono, dentro le confortevoli mura di casa. Non ha nulla a che vedere con la violenza contro le donne, che domani sarà al centro della Giornata nazionale istituita per la sua eliminazione, eppure è l’ennesima dimostrazione che chiunque può vestire i panni del "mostro".

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