NASCE IN ITALIA IL DEPOSITO DI PAPERON DE' PAPERONI

NASCE IN ITALIA IL DEPOSITO DI PAPERON DE' PAPERONI
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Qualche tempo fa Maria Augusta Mazzarolli, architetto in quel di Asti, aveva ricevuto una telefonata sorprendente: un gruppo di turisti americani che erano arrivati in città proprio per visitare il palazzo storico, Palazzo Gazelli di Rossana, di cui lei è proprietaria. Un palazzo bello, con tanta storia alle spalle, ma come ce ne sono tantissimi in ogni città italiane. Un palazzo peraltro noto per le sue cantine destinate alla vinificazione. Ma il motivo della telefonata era un altro: i turisti chiedevano di poter visitare la massiccia torre medievale inglobata nel palazzo. Una torre massiccia e mozzata, dall’aspetto abbastanza minaccioso, tutta in muratura che si alza per 24 metri, senza una finestra.

 Come il deposito di Paperon de’ Paperoni

Che segreti nascondeva quella torre? Davvero la proprietaria non poteva immaginarsi che quella sua proprietà aveva ispirato uno dei topos più celebri di tutta la storia del fumetto: il forziere di Paperon de’ Paperoni. A rivelarlo era stato Carl Barks, il disegnatore che nel 1947 lavorava alle dipendenze di Walt Disney e che aveva creato il personaggio dello zio miliardario e taccagno di Paperino. Barks aveva infatti spiegato che per immaginare quel luogo riempito d’oro, assolutamente inattaccabile e privo di ogni apertura, dove Paperone si crogiolava nelle sue ricchezze, si era ispirato proprio ad una torre medievale vista in Italia. E spiegò che si trattava proprio della torre di una famiglia di antichi banchieri, i Lombriasco, di cui l’architetto Mazzarolli è appunto una discendente.

torre-lombriasco

 La struttura della torre

La torre in effetti è di quelle molto rare “a cassaforte”, forse destinata proprio ad essere forziere per il capostipite della famiglia di banchieri Pietrino del Ponte di Lombriasco, che fu anche Gran Maestro dell’Ordine di Malta e quindi anche molto vicino alla massoneria. Non a caso sulla muratura della torre si possono scorgere dei mattoni invetriati con i simboli che riproducono il compasso e il triangolo: altro punto di contatto con Walt Disney, la cui appartenenza massonica è stata sempre questione molto dibattuta.

La famiglia dei Lombriasco

I Lombriasco furono banchieri potenti, con rapporti floridi con l’Inghilterra (pare che il nome Lombard Street, una delle vie centrali e più frequentate di Londra derivi proprio da loro). Ad Asti si batteva moneta e si garantivano prestiti alle potenze nascenti che di lì a poco sarebbero diventate dominanti in Europa. E quindi non è illogico pensare che quel torrione fosse anche stato adibito a forziere. La cosa più incredibile è che nessuno nella città piemontese sospettasse di questa paternità, emersa quasi per caso: infatti è stato un gruppo di turisti americani in visita a Venaria Reale, la stupenda reggia alle porte di Torino, a riconoscere su una cartolina in vendita in un negozietto quella che era la torre di Paperone. Si sono messi in caccia e hanno scovato il numero dell’attuale proprietaria. Da quel giorno la voce si è diffusa via social ed è iniziata una processione di visite, soprattutto da Stati Uniti e dall’Olanda. Che sia storia o leggenda, comunque l’antica Torre porta un po’ di ricchezza…


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