Morti sul lavoro nel primo trimestre del 2025, Brescia in zona arancione
La Lombardia si conferma la regione con il più alto numero di decessi

Morti sul lavoro nel primo trimestre del 2025, Brescia in zona arancione.
La situazione a livello regionale
“Con 37 vittime sul lavoro nel primo trimestre del 2025, la Lombardia si conferma la regione con il più alto numero di decessi. Tuttavia, quando si guarda l'incidenza di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa, la regione rimane sotto la media nazionale. Ed è proprio questo il più importante indicatore della sicurezza sul lavoro.”
Questo il commento di Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega, sui numeri relativi agli infortuni mortali dei lavoratori in Lombardia, sulla base della più recente indagine elaborata dal proprio team di esperti.
Morti sul lavoro: la situazione provincia per provincia
Per individuare le aree più fragili d’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio mestrino elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza di mortalità.
La zona gialla, quella in cui si trova la Lombardia, è la zona che, subito dopo la bianca, raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. A fine marzo 2025, dunque, il rischio di infortunio mortale in Lombardia (5,7 morti per milione di occupati) risulta essere inferiore rispetto alla media nazionale pari a 6,3. Per quanto riguarda le incidenze, in Lombardia emergono due province in zona rossa: Cremona (12,7) e Bergamo (10,1). Seguono in zona arancione Como (7,6), Brescia (7,2) e Lecco (6,9). In zona gialla troviamo Mantova (5,5), Milano (5,2) e Monza Brianza (5,0). Infine, Pavia (4,2) si colloca in zona bianca, insieme a tutte le altre province lombarde che non registrano vittime sul lavoro.
I decessi
Nel primo trimestre del 2025, la Lombardia conta 37 decessi, in diminuzione rispetto ai 41 dello scorso anno. Tra questi, 26 si sono verificati in occasione di lavoro (2 in meno rispetto al 2024) e 11 in itinere (2 in meno rispetto all’anno precedente). Nonostante il calo, la Lombardia resta la regione con il numero più alto di vittime, sia totali che sul lavoro.
A Milano il più elevato numero di denunce
Il più elevato numero di decessi totali è stato registrato in provincia di Milano (11). Seguono: Bergamo (8), Brescia (5), Cremona e Pavia (3), Mantova, Monza Brianza e Como (2) e Lecco (1).
Milano in cima alla graduatoria degli infortuni mortali in occasione di lavoro con 8 vittime. Seguono: Bergamo (5), Brescia (4), Como, Monza Brianza e Cremona (2), Lecco, Mantova e Pavia (1).
È ancora la provincia di Milano a far rilevare il maggior numero di denunce totali di infortunio (9.086), seguita da: Brescia (3.956), Bergamo (3.152), Varese (2.401), Monza Brianza (1.920), Como (1.307), Mantova (1.175), Pavia (1.134), Cremona (1.055), Lecco (842), Lodi (585) e Sondrio (572).
Il settore più colpito è quello manifatturiero
Le Attività Manifatturiere, alla fine del primo trimestre del nuovo anno, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (3.304). Sono seguite da: Trasporto e Magazzinaggio (1.386), Sanità (1.283), Commercio (1.264) e Costruzioni (1.094).
A fine marzo 2025 le denunce di infortunio totali sono diminuite rispetto alla fine di marzo 2024: erano 28.469 e ora sono 27.185.
Genere e nazionalità: le statistiche
Sono 10.259 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici (8.117 in occasione di lavoro) e 16.926 quelle degli uomini (14.793 in occasione di lavoro). Mentre sono 2 le donne che hanno perso la vita nel primo trimestre 2025, entrambe in itinere. Le denunce dei lavoratori stranieri sono 6.547 su 27.185 (circa 1 su 4). E sono 5.482 le denunce dei lavoratori stranieri registrate in occasione di lavoro. Infine, sono 8 i lavoratori stranieri deceduti su un totale di 37 (oltre 1 su 4). In 3 hanno perso la vita in occasione di lavoro e 5 in itinere.
La zonizzazione dell'Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:
- Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale.
- Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale.
- Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale.
- Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.