il caso a cremignane

Moria di storni a Iseo: si tratta di salmonella

Ats ha sottolineato che il rischio di infezione per l'uomo è estremamente basso, ma è opportuno evitare il contatto con le carcasse.

Moria di storni a Iseo: si tratta di salmonella
Pubblicato:

Al parco pubblico, nei giardini privati, sui balconi e sulle auto. A Cremignane sono stati trovati diversi esemplari di uccelli morti e la popolazione, allarmata, ha segnalato gli episodi all’Amministrazione, che ha inviato sul posto la Polizia Locale per recuperare alcuni volatili da inviare ad Ats per le analisi del caso. E della moria di storni si è parlato anche in sede del Consiglio comunale di lunedì.

Moria di storni a Iseo: si tratta di salmonella

"Ci è stato segnalato da alcuni cittadini che sono stati ritrovati molti uccelli morti nei giorni scorsi a Cremignane, in particolare nel giardino del parco giochi - ha sottolineato il consigliere di Progetto Iseo, Annalisa Archetti - Sappiamo che è intervenuta la Polizia Locale, raccogliendo alcuni esemplari. Si è capita la causa di questa moria? Gli animali sono stati analizzati? Vorremmo tranquillizzare i cittadini di Cremignane, giustamente preoccupati".

Su richiesta del Comune e dei cittadini è intervenuta più di una volta la Polizia Locale per recuperare volatili, portati al’Ats per le analisi del caso.

"E' arrivato un verbale nel quale si certifica la causa della moria, riconducibile a salmonella - ha spiegato il vicesindaco, Cristian Quetti - Sicuramente è una criticità di cui andrà compresa la natura, fortunatamente non è nulla di più grave, cosa che nei primi giorni qualcuno aveva ipotizzato, in conseguenza al discorso di vigne e vigneti in espansione sul nostro territorio".

Il Servizio di Sanità animale: "Basso il rischio per l'uomo"

A chiarire l’accaduto è stata la dottoressa Laura Gemma Brenzoni, direttore del Servizio di Sanità animale. "Alcuni storni morti sono stati esaminati dal laboratorio dell'Izsler, dopo essere stati raccolti dalla Polizia Locale e consegnati al Distretto Veterinario di Lonato - ha spiegato - Si tratta effettivamente di una salmonella, in particolare la salmonella hesserek; è un sierotipo tipico dello storno, mentre non si è dimostrato patogeno in altre specie aviarie. Il rischio di infezione per l'uomo è estremamente basso, ciononostante, come misura generale d'igiene, è opportuno evitare il contatto diretto con le carcasse degli animali morti".

La dottoressa Brenzoni ha sottolineato come questa infezione si presenti tipicamente nella stagione fredda. Un episodio analogo era stato segnalato sul lago di Garda nel gennaio 2019. "Non sussistono evidenze di una correlazione con l'impiego dei fitofarmaci in viticoltura", ha precisato.

Legambiente all'attacco

L’attacco di Legambiente non si è fatto attendere. "Il grave ed ennesimo episodio di moria di stormi di uccelli segnalato dalla popolazione di Cremignane d’Iseo spesso riguarda anche i laghi del nord Italia e fotografa un territorio sempre più inquinato - ha dichiarato Dario Balotta, presidente del circolo Basso Sebino - Una analoga moria accadde sul lago di Garda, mentre questa volta è toccato al Basso Sebino. Anche queste aree subiscono l’influenza negativa della concentrazione di monoculture (a Cremignane non c’è evidenza, però, di una correlazione con i fitofarmaci usati in viticoltura, ndr), dei poco lontani allevamenti intensivi, dello spandimento incontrollato dei fanghi in agricoltura e di attività industriali spesso inquinanti".

Seguici sui nostri canali