Montirone

Il Presidente Mattarella telefona alla figlia del medico morto per Coronavirus

Dopo aver ricevuto una lettera da Elena, figlia del dottor Salvatore Ingiulla, ecco la chiamata.

Il Presidente Mattarella telefona alla figlia del medico morto per Coronavirus
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Il presidente Sergio Mattarella ha telefonato alla figlia del medico morto per Coronavirus.

"Pronto sono Mattarella"

«Pronto Elena, sono Sergio Mattarella». Non se lo aspettava davvero di ricevere la telefonata del Presidente della Repubblica ed è stata un’emozione fortissima per Elena Ingiulla, figlia del dottor Salvatore Ingiulla scomparso il 6 aprile a causa del Coronavirus. Nella notte tra venerdì e sabato, e in preda a «uno dei tanti momenti di pianto che dal 6 aprile vivo quotidianamente», aveva deciso di scrivere alla segreteria del presidente della Repubblica, per parlargli di suo padre, medico carcerario di 60 anni in servizio nelle prigioni bresciane di Verziano e di Canton Mombello. La sua lettera ha colpito il Presidente Mattarella che le ha fatto una telefonata carica di affetto e stima.

Nella notte tra venerdì e sabato, e in preda a «uno dei tanti momenti di pianto che dal 6 aprile vivo quotidianamente», aveva deciso di scrivere alla segreteria del presidente della Repubblica, per parlargli di suo padre, Salvatore Ingiulla, medico carcerario di 60 anni in servizio nelle prigioni bresciane di Verziano e di Canton Mombello.
«Ho scritto quella lettera come sfogo - ha detto Elena - Ho molta stima del presidente Mattarella, per quello che rappresenta, ma anche e soprattutto in quanto persona capace di ascoltare e di capire cosa è il dolore. Ho parlato di mio padre, senza utilizzare alcun tipo di retorica».
«Speravo che il presidente leggesse la mia lettera, anche se non mi aspettavo nulla e non ci credevo più di tanto che la leggesse lui personalmente. Il fatto che abbia letto questa lettera è stato un motivo di conforto per me».
Così come la chiamata. «E’ stata una grandissima emozione - ha continuato la figlia del dottori Ingiulla - Il presidente mi ha detto che la mia lettera lo aveva colpito molto, gli era rimasto impresso molto quando dicevo che "mio padre mi ha insegnato ad amare". Mi ha detto anche che il dolore non si cancella e che devo cercare di farmi forza».
Parole che per Elena, 33 anni, sono state di grande conforto e che magari, con il tempo, la aiuteranno a riprendersi da un lutto profondo.
«È stato un gesto molto affettuoso e umano, solo il fatto che abbia trovato il tempo per chiamarmi mi ha riempito il cuore: parlare con lui mi ha confermato l'immagine che ci si fa di Mattarella. Un signore. L'ho vissuto come un gesto paterno». La morte del dottor Ingiulla ha scosso la comunità di Montirone, così come i detenuti che da anni lui curava, che hanno voluto ricordarlo con una lettera come «un gigante dall'animo buono e gentile, che ha sempre saputo trasmetterci il senso di umanità di cui era dotato e che non ci ha mai fatto sentire emarginati».

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