MONTICHIARIWEEK COMPIE UN ANNO: UN GRAZIE A TUTTI I NOSTRI LETTORI! - IL SALUTO DEL DIRETTORE

MONTICHIARIWEEK COMPIE UN ANNO: UN GRAZIE A TUTTI I NOSTRI LETTORI! - IL SALUTO DEL DIRETTORE
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Nel giugno del 2015 mi giunse la telefonata del mio amministratore delegato attraverso la quale mi chiedeva di avviare uno studio politico e geografico di tutto il territorio monteclarense, per far sì che il nostro gruppo editoriale D-Media fondasse e aprisse nel territorio ad est della Lombardia il suo 50° settimanale di cronaca ultra-locale. Senza esitazioni spostai il mio baricentro operativo tra Montichiari e Desenzano del Garda e già dopo poche settimane mi era chiaro che l’operazione era fattibile.

Cittadine e paesi meravigliosi, popolazioni affabili, radici ricche di storie da ricostruire e narrare, un tessuto sociale, ma anche industriale, degno di nota, ma soprattutto lo spazio editoriale idoneo dal momento che nel territorio identificato e tracciato per il nostro approdo nelle edicole c’erano quotidiani importanti come il Giornale di Brescia e Bresciaoggi, ma nessuno strumento cartaceo e digitale attraverso il quale raccontare la gente, le loro gesta, le necessità e i sogni di un mondo silenzioso, e quasi invisibile, che occupava senza dubbio alcuno la più larga fascia dello strato urbano. Cominciò così l’avventura della costruzione di una squadra di giornalisti e la realizzazione nel cuore di Montichiari della redazione, oggi fiore all’occhiello tra le sedi del terziario in città per spazi, tecnologia e accessibilità.

Da quel momento la sfida in edicola è stata affrontata con un giornalismo narrativo e non basato sul giudizio. Un giornalismo slegato da poteri forti e gruppi d’appoggio a quella politica locale che si sente un po’ padrona e non al servizio. Un giornalismo speso al fianco della gente, anche senza arte nè parte, capace con l’esempio concreto e con il proprio vissuto di scrivere con noi pagine di condotta della vita inappuntabile. Questo ci ha permesso di evitare manipolazioni e strumentalizzazioni e di sostituire il nostro unico vero «padrone» morale, che è il lettore, con quei «signorotti» nostrani abili solo con le parole. Per questi motivi siamo qui a festeggiare con voi, cari amici che ci leggete, un anno di vita, che nell’editoria equivale alla maggiore età di un adolescente che entra nella sua era matura. Un anno di successi, e di qualche delusione, ma di costante crescita dei nostri indicatori: copie vendute e fatturato pubblicitario.

Meritano dunque un grazie coloro che ci scelgono e comprano ogni venerdì in edicola e le centinaia di inserzionisti che credono in noi affidandoci la loro promozione e proposta commerciale, ripagati dalla risposta negli affari. E per sdebitarci, da oggi scriviamo un giornale più bello, con una grafica elegante e armoniosa, ma soprattutto con tante nuove rubriche e spazi dedicati alla conoscenza e all’informazione ancora più locale, dove saranno maggiormente coinvolte le associazioni culturali e di volontariato, i sodalizi sportivi, le istituzioni e tutte quelle persone che hanno da raccontare una storia. La loro storia.

Siamo di fronte alla trasformazione di un giornale locale a vero settimanale, dove l’attrattiva e la motivazione che spinge all’acquisto della copia si slega finalmente dalla notizia di punta (da prima pagina) per lasciare spazio alla bellezza della lettura del giornale per una settimana intera. Un prodotto da gustarsi pagina dopo pagina grazie a approfondimenti, interviste, cenni storici e a una lunga scia di micro servizi, attraverso cui descriviamo il territorio, e ciò che avviene, senza urlare o imporre (con titoli e grafica a effetto) la scelta. Siamo orgogliosi di aver «tolto il sonno» a coloro che nel novembre del 2015 prevedevano la nostra «morte» entro il Natale di quell’anno. Abbiamo vinto noi, hanno vinto i nostri lettori e amici e hanno vinto i nostri inserzionisti. 


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