Piano piano le storiche realtà commerciali chiudono i battenti lasciando un pizzico di nostalgia nei tanti clienti che nel corso del tempo le hanno portate a crescere e raggiungere importanti risultati. È dei giorni scorsi la notizia che la saracinesca del ristorante pizzeria Il Cervo si abbasserà per sempre con la conclusione del 2025.
Ad annunciarlo è la stessa gestione tramite la propria pagina Facebook: «Dopo quarantadue anni di impegno nel nostro lavoro, abbiamo deciso di porre fine all’attività dell’azienda e di ritirarci definitivamente è una scelta maturata con serenità ma anche con dispiacere. Ringraziamo di cuore tutti i clienti ed anche il personale che ha collaborato con professionalità, impegno e fiducia. Un grazie particolare lo rivolgiamo ai clienti garbati che con gentilezza, comprensione ed affetto hanno reso il nostro lavoro più leggero e gratificante. Un abbraccio a tutti».
La reazione dei clienti e il saluto delle istituzioni
A stretto giro sono giunti i commenti di molti di coloro che si erano serviti della storica pizzeria per i loro momenti con amici e familiari, per una festa di compleanno o semplicemente per una cena in serenità. Tra questi Claudia Carzeri, consigliere regionale: «Sono molto dispiaciuta per la chiusura della vostra pizzeria – afferma – Pamela, Pietro, vi ringrazio sinceramente per tutti questi anni di lavoro, impegno e qualità: avete sempre offerto una pizza eccellente e un’accoglienza che ha fatto la differenza. Al Cervo ha rappresentato un punto di riferimento per Montichiari, e resterà un ricordo importante per molti di noi. Vi auguro il meglio per ciò che verrà».
La storia del Cervo e i personaggi che lo hanno reso celebre
Il Cervo nasce a metà anni Ottanta per volontà di Pietro Laudano e fin da subito si è fatto apprezzare per l’attenzione con cui ha servito la clientela e per la qualità delle materie prima tanto da ricevere nel proprio locale anche volti noti quali Leo Gullotta, Bobby Solo, l’ex capitano interista Javier Zanetti. E proprio in fatto di sport è da ricordare che Laudano è un tifoso sfegatato dalla squadra nerazzurra, senza dimenticare il ciclismo: «Quando stacca dal lavoro – sorride Fernanda Bottarelli – inforca la bici e se ne va in giro ad ammirare le bellezze naturali e i monumenti che la nostra Provincia offre. Come dice lui “Sono diventato quasi bresciano”».
Ai tempi dei fasti del Teatro Sociale in tanti, tra attori e cantanti, sono passati al Cervo. Clienti celebri e meno noti che dal prossimo 1° gennaio non potranno più degustare le prelibatezze targate Laudano e famiglia.
