Garda

Minoranza unita contro la stazione Tav a Desenzano

I consiglieri Spiller, Papa e Terzi hanno espresso il lor parere sulla nuova stazione alta velocità a San Martino

Minoranza unita contro la stazione Tav a Desenzano
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Minoranza unita contro la nuova stazione alta velocità a San Martino della Battaglia.

Stazione Alta Velocità

Giovedì scorso, durante la visita del ministro Matteo Salvini al cantiere Tav di Desenzano, il sindaco Guido Malinverno ha ribadito il suo parere favorevole alla realizzazione di unastazione dedicata all’alta velocità nella frazione di San Martino.

«La stazione dovrà essere inserita nel miglior modo possibile sul territorio, non una cattedrale nel deserto - ha dichiarato il primo cittadino - Vicino c’è storia e tradizione che vanno rispettate. Chiederemo una stazione con il più alto livello di sostenibilità ambientale possibile. Dev’essere integrata anche con la viabilità. I numeri delle presenze sul Garda continuano ad aumentare e questa stazione serve. Sulla linea ferroviaria esistente continueranno ad arrivare i treni “tradizionali”, l’alta velocità ha bisogno di una stazione a sé».

Opposizione

Non sono d’accordo i consiglieri di opposizione desenzanesi che hanno voluto dire la loro.

«Ho più volte sottolineato l’inutilità di realizzare una nuova stazione ferroviaria, data l’esistenza di ben due stazioni operative e funzionanti sulla linea storica (Desenzano e Peschiera) che quotidianamente accolgono treni veloci da cui salgono e scendono migliaia di pendolari e turisti ogni anno, provenienti da tutta l’Italia e dall’Europa - ha commentato Andrea Spiller, capogruppo di Movimento 5 Stelle e L’Altra Desenzano - La nuova stazione, che nascerà nelle campagne tra Rivoltella e San Martino, toglierà definitivamente i treni a lunga percorrenza dalla linea storica costringendo i passeggeri a notevoli disagi per raggiungere la nuovastazione dalla città e viceversa. Esiste poi il grosso rischio che, come dichiarato dal sindaco il quale ha parlato espressamente di nuovo Hub, l’insediamento di una nuova infrastruttura di questo genere crei i presupposti per una pesante urbanizzazione di quell’area, rendendo inevitabile la realizzazione di strade, parcheggi e servizi, sacrificando per sempre una enorme porzione di territorio oggi ad uso agricolo».

«Ribadisco la necessità di una proposta di mobilità alternativa per la tratta BS-VR - ha aggiunto Maria Vittoria Papa, capogruppo del Partito Democratico - Bisognerebbe garantire una più efficiente mobilità ferroviaria a favore dei tanti pendolari (lavoratori e studenti) che si spostano quotidianamente e dei turisti che, giunti a Brescia o a Verona con i treni ad alta velocità, troverebbero comode e frequenti coincidenze per raggiungere il nostro lago. La nostra è una proposta che garantisce la tutela del territorio, favorisce la mobilità dei lavoratori senza rinunciare alla fruibilità turistica. Per questo riteniamo che l'ipotetica stazione Tav a san Martino sia inutile e dannosa».

«Sottolineo che non c’è alcun cenno al numero di convogli giornalieri, alle garanzie sui chi si sobbarcherà i costi per collegare l’eventuale nuovastazione al centro, al potenziamento dei servizi sulla linea storica, alle compensazioni per l’ennesimo consumo di suolo e la garanzia che la nuovastazione non sia volano per altre inutili speculazioni edilizie - ha concluso Stefano Terzi, capogruppo della Coalizione Desenzano Progetto Futuro, Partito Democratico, ViviamoDesenzano - Questo avrei voluto sentire dal sindaco e dagli altri amministratori intervenuti: la difesa degli interessi dei desenzanesi e non le solite riverenze al potente di turno».

 

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