Crisi Gruppo Alco

Migross offre 31,5 milioni per i cash & carry Altasfera

Pubblicato ieri invece il bando per l'acquisto in blocco di 15 negozi a marchio Despar ed Eurospar, 12 dei quali in provincia di Brescia.

Migross offre 31,5 milioni per i cash & carry Altasfera
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Dell’interesse di Migross all’acquisizione degli otto cash & carry a marchio Altasfera se ne parla da tempo. Nessuno però, almeno fino all’asta di giovedì scorso, poteva sapere con certezza se sarebbero arrivate altre offerte. Ebbene, così non è stato. Sul piatto c’è solo l’offerta della società veronese, pronta a investire ben 31,5 milioni di euro per acquisire, in blocco, il ramo d’azienda relativo a otto punti vendita (chiusi da fine marzo), tre dei quali ubicati nel bresciano, rispettivamente a Rovato, Lonato e Braone, e i restanti cinque a Busto Arsizio (Varese), Crespiatica (Lodi), San Martino Siccomario (Pavia), Segrate (Milano) e Varedo (Monza Brianza).

Migross alla conquista di Altasfera

Il bando prevedeva la cessione unitaria del ramo d’azienda costituito dal complesso di beni e rapporti giuridici organizzati per l’esercizio della vendita all’ingrosso con la formula cash & carry (inclusi, dunque, anche i rapporti di lavoro con i 213 dipendenti attualmente in cassa integrazione straordinaria) e dagli otto immobili sedi dell’attività, posseduti da Alco spa e Alco Grandi Magazzini spa (società entrambe in concordato). La scadenza era fissata alle 12 di giovedì scorso e l’apertura delle buste, nello studio del notaio Francesco Ambrosini di Brescia, ha rivelato che nessuna offerta migliorativa è stata presentata rispetto a quella avanzata già a inizio luglio da Migross. Cosa accadrà adesso? Il contratto potrà essere stipulato solo quando il Tribunale di Brescia emetterà un provvedimento di autorizzazione alla cessione del ramo d’azienda e degli immobili all’aggiudicatario provvisorio, e dunque i commissari giudiziali Marco Vinti, Valerio Galeri e Stefano Lancelotti sono in attesa che tale passaggio venga espletato. Il bando prevede che tale contratto venga stipulato entro 60 giorni dall’aggiudicazione definitiva, ricordando altresì che, prima della stipula, la vendita può essere sospesa qualora pervenga un’offerta irrevocabile di acquisto migliorativa per un importo non inferiore al 10 per cento del corrispettivo offerto dall’aggiudicatario provvisorio.

All’asta anche i negozi Despar ed Eurospar

Nella giornata di ieri, giovedì, è stato invece pubblicato il bando relativo ai negozi a marchio Despar, Interspar ed Eurospar. Nel documento si precisa che il 30 giugno l’Alco ha ricevuto un’offerta irrevocabile condizionata di acquisto in blocco (sull’identità del compratore, al momento, le voci si rincorrono, ma manca l’ufficialità) di parte del ramo d’azienda per l’esercizio della vendita al dettaglio di prodotti alimentari e non alimentari svolta in 15 punti vendita operanti con l’insegna Despar, Eurospar e Interspar (inclusi i rapporti di lavoro con i 227 dipendenti e i contratti di locazione relativi agli immobili di proprietà di soggetti terzi funzionali all’esercizio dell’attività), oltre che di 4 immobili (sedi dell’attività collocati rispettivamente a Manerba, Brescia via Vivanti, Rovato via I Maggio e Travagliato). I negozi oggetto dell’offerta sono quelli di Cologne, Coccaglio, Rovato, Capriolo, Gambara, Travagliato, Bedizzole, Rezzato, Brescia (via Cipro e via Vivanti), Marone, Nuvolento, Manerba del Garda, Chiuduno (Bergamo) e Lodi Vecchio (Lodi); c’è inoltre l’eventuale proposta di acquisto di 4 punti vendita aggiuntivi ubicati a Lograto, Barbarano di Salo, Lovere e Bergamo (via Furietti). L’offerta migliorativa dovrà avere come oggetto congiuntamente i 15 punti vendita sopra indicati, con l’eventuale aggiunta di uno o più dei quattro addizionali, e i quattro immobili; la base d’asta è fissata a 16,9 milioni di euro, cui andranno aggiunti corrispettivi minimi addizionali qualora si volesse includere uno o più negozi aggiuntivi (si va dai 120mila per Barbarano ai 250mila in più per Bergamo). Le offerte dovranno essere presentate entro le ore 12 dell’8 novembre nello studio del notaio Francesco Ambrosini di Brescia.

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