«Metti il burqa per 550 euro». Forum ci prova con Maria

«Metti il burqa per 550 euro». Forum ci prova con Maria
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L’offerta è allettante: partecipare ad un programma televisivo nazionale, ricevere 350 euro trattabili al rialzo e il rimborso del trasporto e dell’alloggio a Roma. In cambio Maria avrebbe dovuto, «semplicemente», indossare un burqa, il capo d'abbigliamento per lo più usato dalle donne in Afghanistan e in Pakistan che copre totalmente la donna, lasciando scoperti solo gli occhi: un abbigliamento che il Corano, sacro libro de ll’Islam, non ha mai definito «obbligatorio » , che rappresenta la totale sottomissione della donna imposto, per esempio, dai talebani afgani.

L’indumento è stato introdotto in Afghanistan all'inizio del 1890 durante il regno di Habibullah Kalakani, che lo impose alle duecento donne del suo harem, in modo tale da «non indurre in tentazione» gli uomini quando esse si fossero trovate fuori dalla residenza reale. Questa è stata la proposta che la 32enne si è vista recapitare dalla redazione della trasmissione di Canale 5 «Forum», condotta da Barbara Palombelli. La giovane è stata contattata prima tramite Facebook, poi via Skype: «La giornalista della redazione mi ha spiegato che cercavano una donna musulmana che recitasse il ruolo di una madre musulmana a cui il preside della scuola del figlio aveva chiesto, per avere accesso alla scuola, di togliersi il burqa.

La donna avrebbe dovuto opporsi perché contrario alla sua religione e perché il marito non lo avrebbe accettato». Il problema è che Maria rappresenta il prototipo della musulmana perfettamente integrata nel tessuto sociale della sua comunità: arrivata oltre 20 anni fa in Italia, è riuscita a costruirsi una vita fedele al suo credo ma totalmente compatibile con i valori e con le tradizioni del nostro territorio. Per questo la giovane ha declinato l’invito: «Io avrei parteggiato per il preside, avrebbe avuto tutte le ragioni per farlo! Io non sono così, e così non sono la maggior parte delle donne musulmane del nostro Paese. Io rispetto chi decide di indossare il burqa, ma credo anche che chi viene qui debba adeguarsi perché altrimenti l’integrazione rimarrà un miraggio. Io sono italiana, indosso il velo, sono felice della mia vita perché è in perfetto equilibro» ci racconta la donna.

La redazione cercava anche un italiano convertito all’Islam ed effettivamente Maria ne conosceva uno il quale, dopo una telefonata con gli autori del programma, ha declinato: «Da anni i programmi di Mediaset alimentano pregiudizi e stereotipi. Volete solo strumentalizzare la mia scelta» ha scritto l’universitario, rinunciando dunque anche al cachet.

Maria è l’emancipazione e l’integrazione fatta persona: qualche tempo fa ha divorziato dal marito, originario del Marocco, da cui ha avuto un figlio, è impiegata e porta avanti tantissime attività: «Non so che idea hanno delle donne musulmane, forse le immaginano tutte sottomesse o vittime della violenza degli uomini. L’Islam non è questo e chi diffonde queste storie ci crea un grande danno» spiega la donna.

Quei soldi le avrebbero fatto comodo: «Be’, avrei pagato qualche bolletta. Però la mia dignità non ha un prezzo. Ho proposto a Forum di partecipare, sì, ma di raccontare la mia storia, fatta di impegno e dedizione per essere una buona musulmana e una buona italiana. Mi hanno detto “si, certo, ne parleremo”, ma erano interessati solo al clamore, alla fiction».


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