Medeghini: «diffamazioni gratuite sul mio operato»

Medeghini: «diffamazioni gratuite sul mio operato»
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Una questione insospesa e che torna sotto forma di lettera protocollata e inviata a tutto il consiglio comunale. Ad inviare la missiva Alessandro Medeghini, ex presidente della scuola dell’Infanzia G. Mazzoleni la cui nomina riproposta dalle opposizioni come membro del Consiglio d’Amministrazione della scuola aveva incontrato mesi fa il secco no del primo cittadino Marika Legati. Il motivo? Secondo quanto riportato dallo stesso sindaco nella seduta di dicembre del Consiglio comunale, si trattava di una mancanza di fiducia dovuta ad una gestione «poco oculata», così l'avevano definita in Consiglio.

Una motivazione non nuova e che ricorre spesso, soprattutto nella politica locale e ancora di più quando urge una ragione «ufficiale» per cambiare qualcosa o qualcuno. Medeghini non si era però lasciato abbattere da quelle che lui ha definito in seguito «diffamazioni gratuite sul mio operato», neanche le minoranze si erano arrese. Dopo il rifiuto del sindaco di accettare la candidatura di Medeghini, le forze politiche si erano rivolte al prefetto. Ma a nulla sono servite le referenze dell’Adasm (associazione asili e scuole materne), delle eredi Mazzoleni, dei genitori della scuola di fronte a «carta canta» che il sindaco aveva mostrato nel Consiglio comunale del 13 dicembre 2016.

«Nel fare riferimento - si legge nella lettera di Medeghini - al contenuto degli interventi effettuati dall'assessore alla Pubblica Istruzione vice Sindaco Alberto Bertagna e del Sindaco Marika Legati nel corso della discussione relativa alla approvazione della deliberazione in oggetto, ritengo opportuna una loro disanima. Disanima e precisazioni necessarie per ristabilire la verità dei fatti; a difesa della onorabilità delle persone che con passione, dedizione, costanza, sono state protagoniste con le famiglie del governo della scuola; per impedire che quanto affermato così negativamente possa mettere in cattiva luce un progetto e un’esperienza educativa, ancora vitali, apprezzati non solo a Calcinatello, di grande valore morale, culturale e sociale. Punto per punto Medeghini scardina e sconfessa alcuni degli interventi fatti dal primo cittadino e dall'assessore. A partire dall’accusa, la più grave, di aver creato una situazione debitoria che emerge dalla lettura dei bilanci. «Evidente una gestione poco oculata della precedente Amministrazione», dichiarò Bertagna in quella seduta. «La situazione debitoria, sottolinea Medeghini è dovuta da un lato a investimenti non effettuati dalla Amministrazione che ho presieduto perchè trattasi di lavori di ampliamento e modernizzazione decisi dall'Amministrazione Rebusco che mi ha preceduto e dall’altro, per quanto attiene la spesa corrente, principalmente, ad anticipazioni di cassa per fare fronte ai ritardi nella erogazione di contributi spettanti da parte di Enti. La perdita di esercizio relativa all'anno 2016, stimata in 20mila euro è dovuta alle minori entrate di 5mila e 200 euro circa derivanti dalla determinazione da parte del Comune di una retta pari a 292 euro a bambino anziché di 307,50 come indicata dal CdA e da interventi di manutenzione straordinaria.

Tra le ragioni che il vicesindaco Alberto Bertagna aveva portato come motivazione alla sostituzione di Medeghini anche una «divergenza nelle scelte». Secondo Medeghini la divergenza nelle scelte stava appunto nel rifiuto di aderire alla mensa gestita dalla Sodexo e la decisione di aprire una sezione Bilingue. Ma a far traboccare il vaso di Medeghini l’affermazione, da lui ritenuta completamente falsa, espressa dal sindaco stesso. «Il Comune non poteva accorgersi perché non può verificare questi dati» aveva commentato il sindaco al microfono. «L'affermazione non risponde a verità. Riguardo ad essa rimando a quanto illustrato ed allegato, nello specifico mi riferisco alle lettere del 10 settembre 2012 e del 9 settembre 2014 che dimostrano come il CdA da me presieduto avesse trasmesso tutta la documentazione relativa alla determinazione delle rette, rispettivamente degli anni scolastici 2012, 2013 e 2014,2015. Lettere consegnate a mano al sindaco stesso a cui chiesi anche di apporre una firma per ricevuta. La documentazione non va solo ricevuta o firmata, bisogna sopratutto leggerla e studiarla», commenta Medeghini. Ma soprattutto averne memoria, in questo caso, prima di affermare altro. Un fiume di critiche che aveva investito l’ex presidente della Mazzoleni ma che, mesi dopo, stando a quanto riporta la lettera non corrispondono affatto alla realtà. Secondo Bertagna infatti «Non sono stati fatti passi commisurati alla propria gamba, errore massiccio da imputare alla presidenza Medeghini». «Affermazione che non risponde a verità perchè la sezione “Primavera” è stata avviata nell'anno scolastico 2009, ben due anni prima della mia nomina e sotto l’amministrazione Rebusco, a cui va il mio plauso per l’operato e il giudizio lascio alla responsabilità del Sindaco», tuona l'ex presidente.

A questo punto, se saranno smentite le accuse nei confronti dell'ex presidente cosa rimane da fare? Chiarire e chiedere scusa? A questo punto le alternative sono poche. Il reintegro di Medeghini nel Cda potrebbe essere una delle alternative, c'è da capire se a questo punto lui sia ancora disponibile a ricoprire il ruolo per il quale gli erano state ingiustamente addebitati responsabilità dalle quali risulterebbe estraneo. Le minoranze sono al lavoro per richiedere un consiglio comunale straordinario così da affrontare in modalità ufficiale la questione. Interpellati gli amministratrori, il vicesindaco Alberto Bertagna ha deciso di non rilasciare dichiarazioni ma di riservarsi di rispondere nelle opportune sedi.

Marika Marenghi


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