Maurizio Spazzini: in bicicletta fino a Capo Nord andata e ritorno
86 i giorni passati in sella da solo, 39 per l'andata, e 47 per il ritorno
Ha fatto ritorno domenica 23 luglio 2023 a casa Maurizio Spazzini, il ciclista solitario castiglionese che, lo scorso 6 giugno era arrivato, dopo essere partito dal comune morenico il 29 aprile, a Capo Nord. Ora, dopo 47 giorni di pedalate, il viaggio di ritorno è completo. In totale, dunque, sono 86 i giorni passati in sella da solo, 39 per l'andata, e 47 per il ritorno.
L'esperienza incredibile raccontata dal protagonista
"Percorso più lungo perché ho attraversato tutta la Norvegia, lunghissima, oltre 2000 km solo quella" spiega Spazzini. In totale, dunque, fra andata e ritorno, il castiglionese ha percorso 8735 km in solitaria, per un totale di 281 ore in sella. "Mi sono riposato, in totale, dormendo cioè in strutture, e non nella mia tendina, solo 12 giorni in totale. Tutto il resto del percorso l'ho fatto da solo, con la mia tendina, anche quando, nel Nord, c'erano cambi climatici improvvisi" prosegue l'atleta che, domenica, è stato accolto dagli amici Tananai & Team Bruciati. "Molto bello ritrovarli, è stata una bella sorpresa, anche se, dopo così tanti giorni da solo, non sono più abituato a stare in mezzo alla gente" spiega ridendo.
Come l'Ulisse di Omero
Si paragona ad Ulisse, l'epico eroe, Spazzini, classe 1954, 68 anni compiuti, che ha avuto il sostegno di sponsor importanti come Sterilgarda, Ztl, Sirio, perché "serve tanta concentrazione. Non bisogna ascoltare le sirene. Passi nei vari paesi e vedi la gente che vive la quotidianità. Tu invece stai pedalando, da solo. Le tentazione sono tante, dal fermarsi per una birra, al prendersela comoda. Invece serve disciplina e metodo, e tanta concentrazione per portare avanti in viaggio". Nel ritorno, dunque, Spazzini ha attraversato la Norvegia, poi la Danimarca, la Germania, Austria e Svizzera. "I forti temporali di questi giorni li ho trovati in Italia, ero sull'Aprica, si vedeva il cielo nero, e lì ho trovato la pioggia battente" ricorda Spazzini che era partito, da Castiglione, per realizzare quello che aveva definito un sogno nel cassetto coltivato per tanti anni.