Matrimoni civili celebrati fuori dal Comune: rinviato a giudizio l'ex sindaco di Castenedolo
All'ex primo cittadino è stata contestata la celebrazione di 150 matrimoni civili, tra il 2012 e il 2015, fuori dalle sedi comunali, registrando però, come se nulla fosse, le nozze in Comune.
Guai giudiziari per l'ex sindaco di Castenedolo, Giambattista Groli. All'ex primo cittadino è stata contestata la celebrazione di 150 matrimoni civili, tra il 2012 e il 2015, fuori dalle sedi comunali, registrando però, come se nulla fosse, le nozze in Comune.
La decisione del giudice
L'ex sindaco ieri è stato rinviato a giudizio per peculato, falso e abuso d'ufficio. Groli avrebbe celebrato i matrimoni seguendo quella che sembrerebbe essere la moda del momento, nei ristoranti della provincia o in luoghi considerati di particolare bellezza. Un sogno, quindi, un ricordo da tenere impresso nella mente per tutta la vita. Il diretto interessato non ha smentito, in sede di interrogatorio, l'evidenza dei fatti, dal momento che tra i documenti sono apparse location diverse, messe nero su bianco. Per tutti, formalmente, il rito matrimoniale era avvenuto nella sala civica del Comune, da qui la motivazione della contestazione del reato di falso. Per l'accusa, in cambio, Groli avrebbe ricevuto denaro in segno di riconoscimento verso la disponibilità dell'allora sindaco. I soldi, però, non sono stati trovati nel bilancio dell'ente comunale, ma utilizzati per la comunità, per esigenze di varia natura, dalle bollette da pagare ai più bisognosi, alle necessità e iniziative di vario genere, tra cui incontri organizzati nel Municipio su temi di vario genere. Secondo l'ex primo cittadino tutto ciò è stato documentato.
Il 23 aprile inizierà il vero e proprio processo a carico di Groli.