- MASSACRO DI GHEDI - Francesco respira autonomamente e risponde agli stimoli

Buone notizie dall'ospedale Poliambulanza di Brescia, dove è ricoverato Francesco Scalvini da quando lunedì 23 è stato massacrato dai tre rapinatori scoperti a rubare in casa del padre, in via Petrarca a Ghedi.

Respira autonomamente e risponde agli stimoli esterni, ma i medici hanno preferito mantenerlo ancora in coma.

Notizie sicuramente positive che fanno ben sperare amici, genitori e i tanti che hanno conosciuto la triste vicenda dai quotidiani e dai telegiornali e stanno tifando per lui.

"Ti stiamo aspettando" scrivono gli amici sulla sua bacheca di Facebook, mentre gli inquirenti stanno ancora cercando di fare luce su quanto accaduto quella sera. L'attività investigativa e coordinata dal sostituto procuratore Mauro Leo Tenaglia si rivolge a tre malviventi che, dopo aver setacciato il deposito dell'azienda familiare sito di fianco alla casa della famiglia Scalvini, si sono introdotti all'interno dell'appartemento.

A sorprenderli il papà 71enne di Francesco, Ignazio e lo zio 66enne Giancarlo. I due hanno poi chiamato in aiuto Francesco che si è trovato faccia a faccia con i malviventi.