Marina Bonetti è il candidato sindaco di Insieme per Salò

Marina Bonetti è il candidato sindaco della lista civica Insieme per Salò. Al centro del programma il cittadino come risorsa.

Marina Bonetti è il candidato sindaco di Insieme per Salò
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Marina Bonetti è il candidato sindaco della lista civica Insieme per Salò.

Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione nell'amministrazione Botti (2009 - 2014) e parte della Commissione Servizi Sociali  nell'amministrazione Cipani (2004 - 2009). Laureata in medicina e chirurgia specializzata Omeopata e in Omotossicologia. Mamma di tre figli, dal 1994 è medico di famiglia. Ha lavorato, inoltre nel servizio di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale di Salò.

L'annuncio è stato dato oggi (sabato 23 marzo). Si tratta della terza lista ufficiale dopo la ricandidatura dell'attuale primo cittadino Giampiero Cipani con la lista Progetto Salò e di Giovanni Ciato con Salò Futura.

Il cittadino sempre al centro

La lista civica Insieme per Salò propone progetti rivolti, in particolar modo alle varie fragilità presenti sul territorio: dai giovani, agli anziani sino ai malati ed alle loro famiglie.

Per quanto riguarda i giovani l'azione dell'amministrazione verterà sulla creazione di luoghi di aggregazione e confronto sulle varie problematiche con punti di ristori a prezzi accessibili. In tal senso si inserisce anche un nuovo modo di pensare al MuSa come spazio aperto e vissuto. Sul fronte anziani, al centro, troviamo la Casa di Riposo considerata un'eccellenza nel territorio. L'amministrazione intende stare al fianco della stessa per aiutarla anche dal punto di vista economico. Previsto, inoltre, un censimento volto a verificare le effettive situazioni di fragilità e la successiva costituzione di un fondo.

Salò e le frazioni come un'unica realtà

La città di Salò e le sue frazioni (Barbarano, Campoverde, Cunettone, Renzano, San Bartolomeo, Serniga e Villa) sono viste in un'ottica omogenea, come un'unica realtà, ognuna dotata di punti di forza suoi propri. A tal proposito in programma il decentramento degli uffici comunali e dei servizi socio sanitari. In quest'ottica si muoveranno anche i lavori pubblici con la creazione, oltre a marciapiedi e passaggi pedonali anche di un nuovo poliambulatorio specialistico  e di un nuovo asilo nido in città.

Per il cittadino il comune deve essere una seconda casa

«Credo sia fondamentale rendere i cittadini, singoli o associati, davvero partecipi della vita dell'amministrazione e, quindi, della città. Per questo riteniamo opportuno adottare dei Patti di Collaborazione  dove il privato rappresenta per l'ente pubblico una risorsa. Il nostro intento è proprio quello di stringere un rapporto molto stretto con le associazioni del territorio» ha dichiarato il candidato sindaco.

Il patto di collaborazione è lo strumento con cui il comune ed i cittadini attivi concordano tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione degli interventi di cura, rigenerazione e gestione dei beni comuni in forma condivisa.

Un'amministrazione dallo sguardo femminile

«Pensiamo che lavorando per la serenità delle donne, tradizionalmente al centro delle famiglie, regaleremo più serenità alle famiglie stesse. In tal senso affronteremo le varie tematiche e problematiche afferenti al mondo femminile. Il primo passo, in tal senso, sarà la creazione di un bilancio di genere».

Cosa significa bilancio di genere? Si tratta di un'analisi attraverso la quale si vanno a rileggere i bilanci degli enti pubblici in prospettiva di genere. In questo senso, quindi, si tengono conto delle differenze tra uomini e donne all'interno di un determinato  contesto socioculturale. La premessa è che i due generi ricoprono ruoli e responsabilità diverse. La donna, infatti, riveste tradizionalmente una molteplicità di ruoli (moglie, madre e lavoratrice) e di obblighi (quello di cura). In tal senso, quindi, le risorse vengono gestite in base al principio di pari opportunità per tutti e in tutti gli ambiti della vita.

«Sempre in tema di bilancio, ridurremo l'addizionale Irpef e le risorse disponibili verranno indirizzate ai servizi, alle persone (soprattutto alle più bisognose) ai malati agli anziani agli indigenti (in crescita) e appunto alle donne. Ci muoviamo invece con calma nella realizzazione di progetti ambiziosi che non siano sostenuti un adeguato piano economico».

Le azioni sul turismo si baseranno su idee proiettate al presente ma che si nutriranno anche delle esperienze passate di qualità, il tutto in accordo con le realtà del territorio. In programma la creazione di un Ecoparco in collaborazione con i comuni limitrofi.

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