Marijuana in giardino, nei guai 45enne di Provaglio d'Iseo
L’operazione dei carabinieri ha permesso di sequestrato oltre otto chilogrammi di marijuana
Una piccola piantagione di marijuana in giardino e in casa oltre otto chili di “erba” messa a essiccare. A finire nei guai è stato un 45enne di Provaglio d’Iseo, che è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Iseo per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. A “tradirlo” l’odore proveniente dal giardino e dall’abitazione, che ha fatto scattare i controlli da parte delle Forze dell’ordine.
Marijuana in giardino, nei guai 45enne di Provaglio d'Iseo
E’ successo nei giorni scorsi. I militari di Iseo, agli ordini del comandante Emanuele Morabito, erano impegnati in alcuni controlli per contrastare l’attività di spaccio di stupefacenti sul territorio quando hanno fiutato la marijuana all’interno del giardino di un’abitazione privata. L’odore pungente dell’erba, che stava iniziando a dare i suoi primi “frutti”, ha fatto scattare accertamenti più accurati sia all’esterno che all’interno dell’edificio. Nell’orto del 45enne i carabinieri hanno trovato una serra costruita artigianalmente: all’interno una coltivazione di marijuana organizzata di tutto punto. In casa, invece, il provagliese aveva allestito appositamente una stanza per far essiccare le piante di “erba”. Aveva già preparato anche tutto il necessario per confezionare la droga, dividerla in dosi e poi venderla sulle piazze di spaccio del basso Sebino.
L’operazione dei carabinieri ha permesso di sequestrato oltre otto chilogrammi di marijuana: nel giardino dell’abitazione sono state rinvenute in totale sei piante, mentre dentro casa il 45enne ne aveva messe a essiccare molte di più. Eliminati tutti i rami, sono state pesate infiorescenze per circa otto chili. A quel punto per il 45enne sono scattate le manette e ora dovrà rispondere di possesso di stupefacenti a fini di spaccio.
L’arresto è stato convalidato martedì mattina in Tribunale a Brescia. Il giudice ha disposto la permanenza agli arresti domiciliari come misura cautelare in attesa dell’udienza del processo, che verrà celebrato con rito abbreviato nel mese di dicembre.