«MangiArte», il cibo diventa una vera e propria galleria

«MangiArte», il cibo diventa una vera e propria galleria
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Il 21 gennaio, si è tenuta «Mangiarte», una sorta di ristorante e galleria d'arte nel cuore del centro internazionale del tortello amaro. Alle 20, il ben venuto istrionico è avvenuto in via Roma 5. A luci spente è stato proiettato il video direttivo sulla qualità del tortello amaro. Dopo un suono di trombe, si sono accese le luci. Monica Broccaioli, sommelier, ha dato l’inizio ufficiale alle cena.Ha presentato il menù e i relativi vini cantina Ricchi.

«Finalmente è giunta la grande festa del mio cavallo di battaglia- ha affermato Francesco Ferrari, titolare del pastaio Agostino – Sono l’unico autorizzato a produrre l’originale tortello amaro».

La cena di galleria Bazzani ha avuto una regia dai tempi ben scanditi e legati da un sottofondo musicale di suoni di trombe. Durante l’antipasto,Lara Reale, presidente Pro Loco, ha presentato il percorso della mostra «Mostrami il tortello amaro». «E’ stato un anno molto interessante, -ha commentato Ivan Dalè, membro Pro Loco- ci ha permesso di celebrare il gioiello di casa e concludere il ventennale con questa mostra di grande livello». «Lodo –ha ringraziato Lara– lo staff dello chef Giuseppe Bettini, gli artisti Rossandra Sossai e Stefano Aimo, i volontari, il direttivo, gli sponsor, l’assessore Marco Maggi per avere acquisito la ricetta, Francesca Zaltieri per avere dato valore alla tipicità del territorio, i fotografi Benito e Giuseppe del gruppo “amici della fotografia”».


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