cascina Selva

Manerbio, nei campi compare un'invocazione a Maria

Nessun intervento alieno, nessun mistero in stile "cerchi nel grano", ma la mano devota di un allevatore che anche in questa emergenza non ha dimenticato di ringraziare per i frutti ricevuti dalla terra.

Manerbio, nei campi compare un'invocazione a Maria
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Nei campi compaiono un cuore e un'invocazione a Maria. E' successo a Manerbio, nei giorni scorsi. Nessun intervento alieno, nessun mistero in stile "cerchi nel grano", ma la mano devota di un allevatore che anche in questa emergenza non ha dimenticato di ringraziare per i frutti ricevuti dalla terra.

Nei campi compare un'invocazione a Maria

E' salito sul suo trattore e ha utilizzato i campi circostanti la cascina Selva come tela per disegnare un cuore e un "Ave Maria". Come "pennello" Federico, uno degli allevatori della Cooperativa Agricola Manerbiese (conosciuta come Stalla Sociale), ha usato l'autobotte contenente i reflui utilizzati per fertilizzare i campi dopo la raccolta, in attesa dell'aratura. Un gesto spontaneo, "un modo per affidarsi alla Madonna" in questo momento di crisi legata all'emergenza sanitaria, dal quale l'agricoltura è stato risparmiato, ma non del tutto.

"Di solito la prima domenica di maggio il mondo agricolo celebra la benedizione della campagna, ci sono le processioni fra le vie per rinsaldare il legame con Maria: lo testimoniano anche le tantissime santelle disseminate sul territorio - ha spiegato - Quest'anno però, dato tutto quello che è successo, non è stato possibile e allora, assieme alle famiglie della Cooperativa, abbiamo ideato questa iniziativa".

Visto dall'alto

Un modo originale, se non altro, e sincero (nessuna irriverenza ha guidato la mano, anzi il trattore dell'autore) per esprimere la propria devozione. A riprendere le scritte è stato il drone di Luca Nervi, che spesso per passione sorvola le campagne del territorio.

Pericolo per l'ambiente? Assolutamente no

Si dipinge con i reflui e subito scatta l'allarme spandimenti. Ma tutto, ha assicurato Federico, è stato fatto rispettando le normative. "In quei campi avevo appena raccolto il foraggio per le mucche e dovo procedere a spargere i reflui animali e vegetali prima di arare nuovamente: ho colto l'occasione - ha spiegato - Non è altro che concime, fertilizzante, che è un bene prezioso per i campi. In poco tempo poi il terreno lo ha assorbito. Se fosse stato pericoloso o altro non l'avrei mai fatto".

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