Transplant Games Perth

Manenti è oro nella terra dei canguri

Il ciclista manerbiese trapiantato di fegato ha conquistato il podio nella crono individuale

Manenti è oro nella terra dei canguri
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di Marianna Baldo

 

Il ciclista manerbiese trapiantato di fegato ha conquistato il podio nella crono individuale

Manenti è oro nella terra dei canguri

E' oro! Ermanno Manenti si riconferma campione del mondo di ciclismo per trapiantati. La prima gara che il già tre volte campione del mondo ha dovuto affrontare è stata la cronometro individuale ed è stata disputata qualche ora fa. Manenti è salito sul gradino più alto del podio  conquistando il quarto titolo mondiale.

Ha divorato la pista dell'autodromo di Wanneroo Raceway, molto più noto come il circuito di "Barbagallo", sito a poco più di 40 chilometri da Perth, la cittadina che ospita i World Transplant Games 2023 (giochi mondiali multidisciplinari per trapiantati).

La conquista del podio

Erano circa le 9.30 del mattino ora locale, circa le 3.30 in Italia quando è scattato il via e il manerbiese classe 1961 ha iniziato a spingere sui pedali all'interno dell'autodromo australiano. Ben 10 chilometri macinati in 15 minuti e 26 secondi. Poco dopo l'inno italiano e il tricolore sulle spalle del ciclista coloravano il primo posto al mondo sul podio nella categoria 60-69.

La vittoria è stata suggellata da un abbraccio e un bacio alla moglie Antonella partita al suo fianco nei giorni scorsi in questa ennesima conquista. Nella Bassa bresciana intrepidi di aver notizie i figli Michele Stefano, la nuora Ilaria e la piccola Rebecca di 5 anni, super tifosa del nonno, che sono orgogliosissimi della costante testimonianza che Ermanno rappresenta, a livello locale, nazionale e nel mondo.

La dedica al donatore di fegato

Grande l'entusiasmo di riconfermare il titolo dove lo stesso Manenti lo aveva conquistato nel 2009: sempre oro, sempre in Australia, a soli due anni da trapianto. Di quel sì alla vita non si dimentica mai, e giorno dopo giorno lo onora. Il pensiero è andato proprio a lui: al suo donatore sconosciuto che sul circuito era con lui, nella mente, nel cuore.

"Sono felice. Voglio dedicare questa medaglia al mio donatore, a mia moglie Antonella e a tutta la mia famiglia. Voglio mandare un bacione a Rebecca e ringraziare tutte le persone e le realtà che mi hanno sostenuto" ha commentato il ciclista che sta affrontando al meglio questa avventura, in piena forma fisica e anche emotiva.

Già nei giorni scorsi, mantenendo i rapporti con gli amici in Italia, aveva espresso notevoli apprezzamenti per la terra dei canguri.

Ora qualche ora di riposo e poi tornerà a stringere i denti, sempre a Barbagallo, sullo stesso asfalto, per la gara in linea. L'adrenalina di questa vittoria ha di certo "caricato" ancor più l'atleta ben noto in Italia nell'ambiente Avisino e Aidino, quale consigliere nel direttivo Avis Manerbio e presidente del gruppo Aido Manerbio.

 

 

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