violenza di genere

Maltrattano le mogli: braccialetto elettronico e divieto di dimora per due fratelli della Bassa

Due episodi nel giro di pochi giorni: uno dei soggetti è stato anche arrestato dai carabinieri

Maltrattano le mogli: braccialetto elettronico e divieto di dimora per due fratelli della Bassa
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di Emma Crescenti

Se la vicenda non fosse grave, anzi gravissima, si parlerebbe quasi di vizio di famiglia. Perché i due cittadini saltati alle cronache in un paese della Bassa bresciana non hanno in comune solo il sangue (sono fratelli), ma anche una misura di allontanamento dalle rispettive consorti e dai figli, con l’accusa di minacce e maltrattamenti. Volti noti alle forze dell’ordine, di origine albanese ed entrambi sulla trentina, sono stati fermati a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro.

Maltrattavano le rispettive mogli: fermati due fratelli

Come riportato dal settimanale ChiariWeek, l’episodio più recente risale a lunedì, quando uno dei due fratelli – già denunciato per maltrattamenti – si è recato a casa della ex compagna per vedere la figlia, come da accordi. La situazione è però rapidamente degenerata: l’uomo ha dato in escandescenza, accusando la donna di infedeltà, di averlo tradito con altri uomini, e arrivando a minacciarla di morte. Successivamente la moglie ha riportato l’episodio ai carabinieri di Castrezzato, integrando la querela: per lui è scattato quindi il divieto di avvicinamento e, in attesa dell’applicazione del braccialetto elettronico, anche quello di dimora in paese.

Arrestato uno dei due, divieto di dimora per entrambi

E’ finito in manette, invece l’altro fratello: anche su di lui, da circa un anno, gravava il divieto di avvicinamento alla donna e al figlio minorenne, oltre che l'obbligo del dispositivo gps. Tutto ciò non lo ha però dissuaso dal presentarsi a scuola per prendere il bambino, violando le disposizioni del giudice.

La donna ha allertato i carabinieri, che hanno fermato l’uomo e lo hanno arrestato in flagranza di reato: alla luce di ciò, le misure cautelari nei suoi confronti sono state ulteriormente inasprite, con l’aggiunta del divieto di dimora in paese.