Maltrattamenti su bimba disabile, chiesto lo stop dei domiciliari per l'assistente ad personam
La revoca degli arresti domiciliari della 33enne è stata richiesta dalla difesa della donna arrestata lo scorso mese di aprile.
Processo per maltrattamenti a bimba disabile, è stato aggiornato al prossimo 10 gennaio.
La richiesta da parte della difesa
Il processo a carico dell'assistente ad personam di una bimba disabile di 6 anni prima dell'accaduto frequentante una scuola primaria nella Bassa bresciana, è stato aggiornato a gennaio per l'ammissione delle parti civili. I maltrattamenti erano stati intercettati da una telecamera appositamente installata da parte dei carabinieri per tenere sotto controllo cosa accadeva all'interno dell'istituto. La revoca degli arresti domiciliari della 33enne è stata richiesta dalla difesa della donna arrestata lo scorso mese di aprile.
Le motivazioni
La difesa ha evidenziato che, dal momento che la donna è stata relegata ai domiciliari per sei mesi a causa del rischio di reiterazione del reato, non esercitando più alcun ruolo all'interno della scuola in questione così come di altre, non si presenterebbe più una situazione come quella per la quale è stata sottoposta alla reclusione domiciliare.
Spetterà al tribunale decidere
Il pm ha però evidenziato come, di fatto, la donna non si sia mai davvero resa conto di quanto da lei commesso ritenendo pertanto che tali comportamenti possano essere dalla stessa replicati. Spetterà al tribunale decidersi sul da farsi. Nel frattempo è in atto la valutazione sulla possibilità di una perizia volta a valutare la capacità della bambina vittima di poter offrire la sua testimonianza, ovviamente con tutte le precauzioni del caso.