Cronaca
Il punto della situazione

Maltempo: riapre la Sp92 a Lozio e le precisazioni del sindaco sulla frana di Sonico

A comunicarlo con una nota è stata la Provincia di Brescia

Maltempo: riapre la Sp92 a Lozio e le precisazioni del sindaco sulla frana di Sonico
Lozio Aggiornamento:

Maltempo: riapre la Sp92 a Lozio, le precisazioni del sindaco sulla frana di Sonico.

Maltempo, riapre la Sp92 a Lozio

Riapre oggi (mercoledì 8 novembre) 2023 la Sp92 a Lozio. A comunicarlo con una nota è stata la Provincia di Brescia.

Il sindaco Gian battista Pasquini ha tenuto a fare delle precisazioni in merito alla frana che, sempre causa maltempo, ha interessato il comune di Sonico. E lo ha fatto con un comunicato stampa pubblicato sulla sua pagina Facebook.

"Lo stato dei fatti è il seguente:
1)La frana di PAL(paleofrana antica) è monitorata da ARPA di Regione Lombardia ed è dotata di tutti i sensori di superficie e di profondità ad elevata tecnologia con trasmissione di dati in maniera continua che vengono elaborati ogni 30 minuti.
2) La frana di PAL ha due fratture, una alta e una bassa verso il torrente Rabbia che sottende un volume ridotto di materiale.
3) La frana di PAL ogni volta che vi è una colata detritica che erode il suo piede, tende a muoversi con incrementi lenti e costanti per alcuni giorni. Ciò è accaduto nel 2012, nel 2020 e quest’anno a seguito della colata del 27/08 u.s. e delle copiose piogge delle ultime settimane.
4) A causa di questi movimenti nella frattura più bassa e con ridotto volume di materiale sottostante, il Comune, come previsto dal piano di emergenza, apre una Unità di Crisi avvertendo tutti gli Enti competenti e responsabili del corso d’acqua: Prefettura, Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comunità Montana, ARPA.
5) Con gli stessi Enti sono in contatto giornalmente per la verifica della situazione e l’evolversi dei movimenti. Allo stato attuale la velocità di spostamento continua con regolarità e, dalle verifiche eseguite in sito questa mattina da tre geologi di RL, viene riportato che c’è un movimento in atto nella frattura più bassa e che risulta estremamente difficile un cedimento, salvo qualche smottamento che si ferma in fondo valle senza creare danno a nessuno.
6) La presenza della Protezione Civile al ponte di Rino è esclusivamente messa per la verifica del flusso d’acqua del torrente, cioè vedere se ci sono variazioni di portata e/o colore che possono aiutare i geologi a valutare meglio la situazione. Quindi nessun ponte che crolla come mi son sentito dire da telefonate attivate a seguito di mala informazione uscite da libere interpretazioni di qualcuno, tra l’altro poco informato e competente. È veritiero che in questi casi troppi diventano dottori, geologi, ingegneri e altro…. specie nello sparlare senza cognizione, causando perplessità e dubbi nella gente, quando sarebbe più opportuno per loro imparare il famoso detto: “di un bel tacer non fu mai scritto”.

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