Coldiretti Brescia

Maltempo nel Bresciano: la grandine ha colpito i raccolti

La caduta della grandine nelle campagne, sottolinea Coldiretti Brescia, è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite che provoca alle coltivazioni, mettendo a repentaglio un intero anno di lavoro

Maltempo nel Bresciano: la grandine ha colpito i raccolti
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Maltempo nel Bresciano: la grandine ha colpito i raccolti.

Maltempo nel Bresciano: le consguenze

Il maltempo che ha attraversato la Lombardia è stato accompagnato da forti piogge e da violente grandinante che hanno colpito a macchia di leopardo in particolare alcune zone del bresciano e del mantovano, provocando danni nelle campagne a cereali, prati, vigneti, frutta e verdura. È quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti Lombardia sugli effetti della perturbazione che ha interessato la regione nella giornata del 25 aprile.

Nel bresciano – precisa la Coldiretti Lombardia, sulla base delle segnalazioni che stanno arrivando ai tecnici Coldiretti sul territorio – i chicchi di ghiaccio hanno colpito frumento, foraggi, orzo, mais e vigneti nei comuni di Sirmione e Pozzolengo e in alcune zone dei comuni di Desenzano, Lonato del Garda e Padenghe sul Garda.

A repentaglio un intero anno di lavoro

La caduta della grandine nelle campagne – sottolinea Coldiretti Brescia – è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite che provoca alle coltivazioni, mettendo a repentaglio un intero anno di lavoro. Nelle zone interessate dal maltempo sono in corso le verifiche da parte degli uffici di Coldiretti: se pioggia e neve sono attese per ripristinare le scorte idriche in laghi, fiumi, terreni e montagne, i forti temporali con precipitazioni violente soprattutto se accompagnati da grandine peggiorano la situazione anche con il rischio frane e smottamenti, poiché i terreni secchi non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento.

Situazione siccità

Le perturbazioni di questi ultimi giorni – aggiunge Coldiretti Brescia – hanno portato un po’ di ristoro alla situazione di grave siccità che sta interessando le imprese agricole: il lago di Garda ha un riempimento pari al 41,4% , il lago d’Idro una disponibilità del 53,5% mentre il lago d’Iseo un riempimento pari al 52,9%. Si tratta comunque di una situazione critica ,  in montagna manca acqua nei bacini e c’è carenza di  neve.

 

“Di fronte al cambiamento climatico – conclude Valter Giacomelli  presidente di Coldiretti Brescia – è necessario aumentare la nostra capacità di raccogliere l’acqua piovana, che oggi a livello nazionale si ferma ad appena l’11%, per metterla a disposizione nei momenti in cui vi è necessità. Con Anbi abbiamo elaborato il progetto laghetti per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’industria e all’agricoltura”.

In evidenza un'immagine d'archivio.

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