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Maltempo, forte vento e grandine nei campi bresciani

I danni alle realtà agricole si concentrano in città e in due aree della provincia. Nella zona ovest di Brescia e a Castenedolo, l'improvvisa ondata di pioggia ha colpito soprattutto i campi di mais.

Maltempo, forte vento e grandine nei campi bresciani
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Il maltempo torna a fare paura nel territorio e nei campi bresciani: nel pomeriggio di sabato 11 luglio, grandine, forte vento e tempesta si sono riversati, a macchia di leopardo, in diverse zone della provincia di Brescia. Colpiti principalmente i campi di mais con ingenti danni in fase di valutazione e  le strutture aziendali, in particolare le serre. È quanto emerge da un primo monitoraggio di Coldiretti Brescia, mentre continuano le segnalazioni delle imprese agricole che, dopo la disastrosa situazione dell'estate 2019, si ritrovano a fare i conti con i danni causati da eventi atmosferici estremi, imprevedibili e sempre più frequenti.

 Danni alla zona ovest di Brescia e in provincia

"I danni alle realtà agricole - precisa Coldiretti Brescia - si concentrano in città e in due aree della provincia. Nella zona ovest di Brescia e a Castenedolo, l'improvvisa ondata di grandine e pioggia ha colpito soprattutto i campi di mais. Lo stesso nei comuni di Montichiari, Calcinato, Lonato del Garda e fino a Castiglione delle Stiviere (MN), dove la grandine ha fortemente danneggiato i campi di mais di primo e secondo raccolto causando anche l'allagamento dei campi". “Dieci minuti di autentica follia – racconta Claudio Chiarini, allevatore di bovini da latte di Montichiari (BS) - sembrava un temporale ma nel giro di pochissimo la grandine ha distrutto il mais in campo, i chicchi sembravano noci e, insieme all’acqua e al forte vento, hanno causato danni importanti alle culture e allagamenti ai terreni, come se non bastasse quanto già successo, adesso ci tocca fare i conti anche con questa circostanza”. Anche la zona ovest della città.

In pochi minuti, invece, il forte vento e la mole di acqua hanno compromesso strutture aziendali e serre nei territori di Coccaglio, Rovato, Rudiano e Castelcovati. “In un attimo è arrivato un vento fortissimo accompagnato da tanta acqua, è durato veramente poco ma dove è passato ha lasciato il segno, certamente anche i campi di mais ne hanno risentito”, dichiara Sonia Moletta, imprenditrice agricola di Rudiano (BS).

 La parola a Massimo Albano, direttore di Coldiretti Brescia

“Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia – conclude Massimo Albano, direttore di Coldiretti Brescia – dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo. Sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi costati all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.

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