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Mafia a Desenzano: scatta l’interpellanza

I consiglieri comunali della Coalizione per Desenzano hanno presentato un’interpellanza per fare chiarezza sul tema

Mafia a Desenzano: scatta l’interpellanza
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Mafia a Desenzano: scatta l’interpellanza dell’opposizione.

Mafia a Desenzano

Dopo la recente affermazione di Marisa Laurito durante la trasmissione «La confessione» su Rai3 dove sosteneva che «Non è solo un problema di Napoli, è un problema italiano. Oggi è a Desenzano che risiede la camorra più importante», è intervenuta anche l’opposizione. Lo scorso martedì, i consiglieri comunali della Coalizione per Desenzano hanno presentato un’interpellanza per fare chiarezza sul tema mafie, chiedendo all’amministrazione comunale «una risposta netta e concreta senza alcun tentennamento».

Interpellanza

«La signora Laurito ha sicuramente usato dei termini eccessivi – dichiara il consigliere Andrea Palmerini – non ha senso fare classifiche sulla questione dell’infiltrazione mafiosa, ma il fenomeno a Desenzano esiste da tempo, è dimostrato da relazioni, indagini e sentenze e confermato recentemente anche dal prefetto. Un amministratore non può voltarsi dall’altra parte, negare il fenomeno come fatto dall’assessore alla sicurezza e cultura Avanzi».

«Ricordo con piacere quando nel 2019 il Comune di Desenzano, insieme a Garda Sociale, fu in prima linea sul tema della costruzione di una cultura della legalità con il progetto Legami Leali – aggiunge il consigliere Bernardo Comini– Dopo quello, nonostante la meritoria adesione all’associazione Avviso Pubblico, più nulla. Nella nostra interpellanza, quindi, chiediamo all’Amministrazione comunale quali siano le iniziative che intende intraprendere per contrastare il fenomeno mafioso, partendo proprio dalla parte educativa e culturale, dai giovani e dalle scuole, competenza degli assessori Avanzi e De Gasperi».

«Sollecitiamo un coordinamento con le forze dell’ordine e la magistratura per contrasto e repressione, oltre all’utilizzo dei beni sequestrati a fini sociali, una restituzione alla collettività di quanto le mafie hanno sottratto – continua la consigliera Beatrice Gabusi – Su quest’ultimo punto ci risultano 6 beni già in gestione all’amministrazione comunale sui 13 totali che risultano dal censimento 2022 dell’Università degli Studi di Milano. Chiediamo all’amministrazione un aggiornamento sulla situazione e sollecitiamo un impegno nella richiesta di nuovi beni».

Richieste

«Ci aspettiamo delle parole chiare dal sindaco e dall’amministrazione comunale – afferma il consigliere Stefano Terzi - mentre l’assessore alla sicurezza Avanzi negava il problema, venendo poi giustamente ridicolizzato in diretta nazionale su Radio Capital, il sindaco ha tenuto una posizione ondivaga. La lotta alla mafia è un tema troppo serio, servono parole forti e chiare da chi governa il territorio, primo presidio di legalità, oltre ad azioni concrete che sollecitiamo nella nostrainterpellanza».

«Mi colpisce come questa amministrazione nonostante alcuni progetti virtuosi come Legami leali, non dia continuità alle azioni intraprese. Non si crea una mentalità, non si costruiscono relazioni corrette senza un impegno quotidiano – conclude la consigliera Maria Vittoria Papa - Si aderisce alla rete degli enti locali Avviso pubblico, ma poi non si fa niente. Ci troviamo davanti ad un'amministrazione di facciata dietro cui c'è il vuoto, così vuoto che lo stesso assessore alla sicurezza e alla cultura, cui competerebbe dare seguito agli impegni presi, reagisce negando il problema e prendendosela verso chi lo solleva. Chi fa più male all'immagine di Desenzano? Chi nasconde la polvere sotto il tappeto o chi continua ad annodare legami leali?»

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