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Maffoni a Desenzano per il post-covid

Il senatore bresciano chiamato a una riflessione condivisa sull'economica locale e nazionale, sulla crisi del dopo pandemia e sul futuro

Maffoni a Desenzano per il post-covid
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Incontro ricco di spunti e confronti quello che si è tenuto stamattina presso la sala civica

Maffoni a Desenzano per il post-covid

Testimonianze, istanze e riflessioni sulla situazione economica attuale del territorio desenzanese, bresciano, lombardo e italiano. Un incontro ricco di spunti e confronti quello che si è tenuto stamattina presso la sala consiliare del Comune di Desenzano.

A dirigere i lavori il sindaco Guido Malinverno, e l’assessore allo l’Assessore allo Sviluppo economico, Pietro Avanzi; ospite eccezionale il senatore Gianpietro Maffoni, nonché sindaco di Orzinuovi e membro della 13esima Commissione permanente Territorio, Ambiente, Beni ambientali e della Commissione parlamentare per la semplificazione.

Maffoni è impegnato in questi giorni in visite istituzionali sul territorio per ascoltare le Amministrazioni, associazioni di categoria, consorzi, le voci di chi ha vissuto la crisi sanitaria e si trova ad affrontare le difficoltà del post-pandemia.

Il presidente di Confcommercio Massoletti

“Da una ricerca per comprendere situazione delle nostre imprese affidata ad un istituto molto preparato - ha esordito il presidente di Confcommercio Brescia Carlo Massoletti - Si è parlato di una possibilità da qua a fine anno di una perdita di posti di lavoro pari a 50mila occupati in provincia di Brescia. Una criticità che si presenterà fra settembre e ottobre, il peggio lo abbiamo davanti”.

Malcontento e crisi del turismo

Sono emersi, nel corso del dibattito, sentimenti di malcontento diffuso nei confronti del Governo, accuse di dimenticanze e inconsistenza, accanto alla critica per i complessi procedimenti burocratici e l’inadeguatezza caratterizzanti l’emergenza coronavirus.

Immancabile poi, il discorso sulla crisi del turismo. “Qui abbiamo capito che il turismo è il primo anello della catena produttiva – ha commentato l’imprenditore alberghiero Emanuele Bonotto - Se si blocca il turismo si blocca l’economia. Tutti i settori sono collegati da un fil rouge”.

“Ho condiviso 4 mesi di grandi incertezze - ha aggiunto quindi Marco Polettini, presidente di Brescia Tourism - Difficilmente si è riusciti ad elaborare una soluzione, tutto questo attualmente genera ancora una grande preoccupazione”.

È stata avanzata direttamente a Maffoni l’ipotesi della creazione di un ministero del turismo e l’obbligo di ricordare che Brescia, così ferita, è e rimane la seconda provincia industrializzata d’Europa.

“Ho sentito tante cose interessanti – ha concluso Maffoni, che oggi è atteso anche a Manerba - Frutto che arriva dal cuore del territorio e dei lavoratori. Il rammarico è non vedere la politica sintonizzata con il mondo dell’impresa. Io ci sono”.

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