M5S: necessaria una gara pubblica
M5S: necessaria una gara pubblica per l'affidamento dei servizi.
Nonostante le sentenze di AGCM e ANAC a seguito degli esposti del M5S, in provincia di Brescia
prosegue la cessione del patrimonio pubblico e dei servizi a favore di A2A s.p.a.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha già obbligato A2A a cedere una parte della
sua attività per per evitare di aumento la posizione dominante e di influenzare ancora di più le tariffe
a proprio vantaggio e a danno degli utenti.
“Ora A2A ci riprova in sordina acquisendo ASVT con la complicità di amministratori (PD in
primis), che si dimostrano ancora una volta deboli e succubi, se non semplicemente ignoranti.
Stanno coprendo e agevolano le manovre della multiutility con il beneplacito del governo. I
rappresentanti della vecchia politica non hanno il pudore di fare un passo indietro nemmeno davanti
all’evidenza. - così Ferdinando Alberti deputato M5S - Questa operazione, come la precedente
acquisizione di LGH, ha il fine di evitare l’ingresso nel mercato di società concorrenti ad A2A
concedendole un vantaggio in vista degli affidamenti del servizio idrico in provincia, dove Mottinelli e
soci stanno spianando la strada all’ingresso di una società privata nella gestione del servizio idrico.”
Secondo gli orientamenti della giurisprudenza amministrativa e comunitaria, i servizi affidati
direttamente ad enti pubblici devono essere riaffidati con gara pubblica nel momento in cui il controllo
diventa privato, come lo è di fatto ora in ASVT. Questo bando non è stato fatto.
“I comuni e la comunità montana prendano atto al più presto di ciò e rimettano a gara i servizi.
I sindaci, anziché lavorare su mandato di A2A, facciano gli interessi della collettività: si riapproprino
delle reti e dei servizi e facciano un bando mantenendo la gestione veramente pubblica, in conformità
con quanto sancito con referendum del 2011 che afferma che i servizi pubblici essenziali non devono
essere oggetto di logiche di profitto e di mercato”, spiegano gli eletti M5S.
“Gli amministratori coinvolti giustificano questa svendita del patrimonio pubblico nascondendosi
dietro la mancanza di risorse e buchi finanziari da loro stessi generati. Per fare cassa i Comuni sono
costretti a vendersi pure le mutande, frutto di 15 anni di governo di yes-man senza spina dorsale.
La soluzione c’è, ma non viene presa in considerazione: i gestori pubblici possono chiedere i
finanziamenti europei, ma non lo fanno permettendo che li ottengano i competitor privati.”
Nei mesi scorsi il M5S ha posto un’interrogazione alla commissione europea e alla BEI in quanto ha
A2A sarebbe riuscita ad ottenere un finanziamento.
Questo finanziamento ad una società privata che ora non gestisce il servizio idrico (affidato alla
società pubblica “Acque Bresciane”) conferisce un indebito vantaggio competitivo ad A2A che
utilizzando i soldi per scalare la società ASVT sarà avvantaggiata quando la società “Acque
Bresciane” vorrà contrarre un partner privato per la gestione del servizio idrico fino al 2050.
“Solo il M5S si sta opponendo a questo scempio. Continueremo a denunciarlo in ogni sede
competente al fine di ottenere giustizia per i cittadini truffati.
Quando ci saremo venduti tutto, quando tutto sarà di proprietà di multinazionali private, quando la
politica sarà dettata da Banche ed Hedge Fund, ricordiamogli almeno che qualcuno li aveva messi in
guardia.” conclude Alberti.
I Portavoce Bresciani del Movimento 5 Stelle
Ferdinando Alberti - Vito Crimi - Claudio Cominardi - Giorgio Sorial - Tatiana Basilio - Giampietro Maccabiani