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L'ultimatum della materna Ferrari: "O pagate o quella è la porta"

Continua la polemica sulle rette fra i genitori intenzionati a non coprire "un servizio non erogato" e la scuola, che per sopravvivere ha bisogno della compartecipazione dei genitori.

L'ultimatum della materna Ferrari: "O pagate o quella è la porta"
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Hanno chiesto, sollecitato, ribadito che sarebbero arrivati sconti ai genitori contrari a pagare un servizio non erogato dopo la chiusura forzata per l’emergenza Covid. Ora dalla Fondazione Materna Ferrari è arrivato l’ultimatum: o si saldano le rette o a settembre, sempre che i conti tornino e la scuola riesca a ripartire, i bambini della famiglie «morose» non verranno ammessi.

L'ultimatum del Ferrari

Compartecipazione. Un unione di forze economiche per permettere la ripresa delle attività e la salvaguardia per una realtà preziosa, forse fondamentale per il territorio manerbiese. Questo il pilastro della strada intrapresa da scuola e Comune, ma non sposata all’unanimità dai genitori. «Non è giusto pagare per un servizio che non abbiamo ricevuto, lo troviamo assurdo», avevano chiosato alcune delle mamme e dei papà che avevano deciso di non versare le rette di marzo e aprile. Altri aveva pagato «solo per paura di perdere il posto, per timore che la scuola rifiuti il figlio al termine di questa emergenza». E non a torto.  Ora la Fondazione userà il pugno di ferro. In occasione dell’incontro fra scuola, Comune e rappresentanti dei genitori è stato dato un ultimatum: in poche parole, «o pagate o a settembre non accetteremo i bambini».

L'articolo completo sul Manerbioweek in edicola da venerdì 18 giugno.

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