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L’Ufficio di prossimità avvicina il Tribunale ai cittadini dell'ambito Oglio Ovest

Il servizio, con sede a Rovato, è l’evoluzione dello sportello di volontaria giurisdizione attivo da circa un decennio

L’Ufficio di prossimità avvicina il Tribunale ai cittadini dell'ambito Oglio Ovest
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Nel 2014 aveva aperto i battenti a Rovato come sportello di volontaria giurisdizione: ora, a distanza di dieci anni, cambia il nome ma non le finalità, anzi, il servizio cresce e si potenzia. L’Ufficio di prossimità, presentato lunedì mattina nella sala del Pianoforte del Municipio, punta a rendere la giustizia più vicina ai cittadini, fornendo loro orientamento e informazioni. In particolare, qui si possono inoltrare le pratiche per l’amministrazione di sostegno, chiedere la nomina di un curatore speciale, l’autorizzazione al rilascio di documenti validi per l’espatrio e l’autorizzazione al giudice tutelare. Importanti servizi che erano già attivi e gratuiti per i cittadini rovatesi e che adesso saranno estesi (sempre in forma gratuita) a tutti i cittadini dell’ambito Oglio Ovest.

L’Ufficio di prossimità avvicina il Tribunale al territorio

Grazie all’adesione di Regione Lombardia al progetto avviato dal Ministero della Giustizia, quello di Rovato diventa infatti il primo Ufficio di prossimità inaugurato nella nostra provincia. «E’ un progetto voluto dall’Unione Europea che si sta diffondendo in tutta Italia – ha sottolineato Simone Rossi, esperto di organizzazione Co Gruppo – A Rovato il servizio era già attivo ma ora vuole avere un maggiore sviluppo».

Il sindaco rovatese Tiziano Belotti ha sottolineato il valore dello sportello in questi dieci anni a sostegno di persone fragili e deboli: «Che Regione Lombardia si sia impegnata a promuoverlo non può che rendermi felice e che sia accessibile anche ai cittadini di altri Comuni mi fa ancora più piacere. E’ un servizio utile che funziona bene».

La presidente del Consiglio Roberta Martinelli, di professione avvocato, ha ripercorso la storia dello sportello dalle sue origini a oggi: «Circa dieci anni fa ero sindaco e venni interpellata dal Tribunale di Brescia perché si stava cercando di creare un servizio per le persone più fragili e Rovato era stato individuato per la posizione centrale in Franciacorta». Detto fatto e il progetto era partito sotto il nome di sportello di volontaria giurisdizione, affidato alla dottoressa Francesca Bonetti. «Ringrazio il Tribunale per la sinergia che si è creata con il territorio, a beneficio dell’intera comunità», ha proseguito l’avvocato Martinelli.

L’assessore ai Servizi assistenziali Elena Belleri ha ringraziato chi ha lavorato per la riuscita del progetto: «Stiamo facendo del nostro meglio», ha evidenziato poi, esprimendo soddisfazione per aver allargato la platea a tutti i cittadini degli 11 Comuni dell’ambito (Castelcovati, Castrezzato, Cazzago San Martino, Chiari, Coccaglio, Comezzano-Cizzago, Roccafranca, Rudiano, Trenzano e Urago d’Oglio, oltre a Rovato).

Un orgoglio condiviso da Fabiana Valli, avvocato, primo cittadino di Castelcovati nonché presidente dell’assemblea dei sindaci dell’ambito Oglio Ovest: «Sono felice di questo salto, per un ambito che è particolarmente virtuoso, si lancia in tutti i bandi. I 100mila abitanti che vivono in questi paesi potranno usufruire di uno sportello che va anche ad alleggerire conflitti famigliari interni, dando un’ulteriore mano a soggetti fragili».

Antonella Cioffi, dirigente amministrativa della Corte d’Appello di Brescia, ha spiegato di aver seguito l’evoluzione del progetto fin dal 2012, quando il Tribunale di Brescia ha iniziato a instaurare collaborazioni sul territorio che poi si sono intensificate con la chiusura degli uffici del giudice di pace: «Istituiamo un servizio che fornisce prossimità alle persone e alle fragilità, in un luogo fisico ma anche virtuale (grazie al processo telematico, ndr)», ha precisato.

Michele Posio, magistrato coordinatore dell’ufficio per il processo soggetti deboli del Tribunale di Brescia, ha evidenziato l’ottima sinergia tra enti instaurata: «Oggi siamo a 12mila pendenze, per tre fattori: l’allungamento dell’età media, la permanenza di fascicoli nel tempo, il ricorso a figure terze di sostegno per la crisi della famiglia - ha spiegato - Ciascun fascicolo viene movimentato più volte e abbiamo tre giudici togati e sette magistrati onorari: quindi sono circa mille fascicoli a testa. Ben vengano questi uffici, composti da personale qualificato e adeguatamente formato, che riducono i casi di integrazione documentale e garantiscono un controllo sulle pratiche aperte. L’importanza sociale è ancora maggiore perché si tratta di un’iniziativa pubblica».

Rossi ha rimarcato anche l’impatto positivo delle nuove tecnologie, che aprono ulteriori possibilità e prospettive.

Per accedere al servizio, basta telefonare in Municipio e fissare un appuntamento.

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