Coronavirus

Lo studio del Civile: "Si consideri positivo chi perde gusto e olfatto"

E' stato affermato dopo un attenta indagine dell'Asst di Brescia.

Lo studio del Civile: "Si consideri positivo chi perde gusto e olfatto"
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Lo studio del Civile: "Si consideri positivo chi perde gusto e olfatto". E' stato affermato dopo un attenta indagine dell'Asst di Brescia.

Lo studio dell'Asst Spedali Civili di Brescia

La sfida più grande nel controllo di un’epidemia è la precoce identificazione dei portatori di malattia ed il loro immediato isolamento sociale. Questo è ancora più rilevante nel caso dell’infezione da SARS-Cov-2 che può spesso associarsi ad un decorso con sintomi lievi, aspecifici, o addirittura assenti.

Attualmente l’unica metodica messa in atto per definire la positività all’infezione è il tampone nasale/faringeo che permette di dimostrare la presenza del virus nelle cellule epiteliali delle alte vie respiratorie. Tuttavia le indicazioni sull’esecuzione del tampone nel nostro paese e in particolare nella regione Lombardia ne limitano l’impiego ai casi con comprovati sintomi e contatti con un soggetto precedentemente risultato positivo. L’estensione di questa metodica sull’intera popolazione sarebbe in ogni caso difficilmente praticabile per la limitata disponibilità di attrezzature e di laboratori certificati per le analisi, per quanto il comparto sia stato fortemente potenziato nelle scorse settimane. D’altra parte le altre strategie attualmente disponibili non permettono l’identificazione dei numerosi portatori d’infezione che non manifestano sintomi tali da destare sospetto o preoccupazione, ma comunque contagiosi. Inoltre è importante sottolineare che il tampone è tutt’altro che infallibile: è stato dimostrata una falsa negatività in più del 30% dei pazienti affetti da COVID-19, evidenza che porta a dover reiterare il tampone per incrementarne l’affidabilità diagnostica e per poter monitorare i soggetti a rischio nel tempo. E’ evidente come questo aspetto peggiori ulteriormente il problema della disponibilità del test e causi un incremento significativo dei costi.

Una miglior definizione del corredo sintomatologico della malattia, ed in particolare di segni altamente suggestivi di infezione, potrebbe fornire una soluzione semplice ma efficace al problema dell’individuazione precoce dei soggetti positivi. Sono alcune settimane che i mezzi d’informazione e diverse società scientifiche riportano il frequente riscontro di alterazioni di olfatto e gusto nei pazienti affetti da COVID-19. Fino ad ora, tuttavia, la definizione della prevalenza e delle caratteristiche di questi sintomi non è stata documentata con precisione.

Per questo, tra il 27 marzo e l’1 aprile la Clinica Universitaria di Otorinolaringoiatria dell’ASST degli Spedali Civili di Brescia ha condotto uno studio osservazionale trasversale che include più di 500 pazienti con dimostrata positività al SARS-Cov-2 ricoverati nelle Unità COVID-19 dell’ASST degli Spedali Civili di Brescia o in quarantena presso il proprio domicilio.

I promotori e sperimentatori, Dott.ri Alberto Paderno, Alberto Schreiber, Davide Mattavelli e Alberto Grammatica, grazie alla collaborazione dei Colleghi ed il supporto dell’ASST degli Spedali Civili di Brescia, dell’Università di Brescia e del Karolinska Institutet di Stoccolma, hanno definito la prevalenza, l’andamento e le caratteristiche delle alterazioni di olfatto e gusto nei soggetti affetti da COVID-19.
I risultati dello studio sono in corso di pubblicazione e dimostrano come questi sintomi si manifestino in circa il 60% dei pazienti positivi al SARS-Cov-2 (anche come primi sintomi isolati) e presentino delle peculiari caratteristiche tali da poterli facilmente differenziare da quelli insorti durante un comune raffreddore. Inoltre, questa percentuale arriva quasi all’80% nei soggetti con sintomi di lieve/media intensità. I dettagli sull’andamento e le specifiche caratteristiche dei disturbi saranno presto consultabili nella pubblicazione.

Positivo chi perde gusto e olfatto

Il messaggio prezioso che emerge dallo studio è che, al momento attuale, ogni cittadino che lamenti un improvviso calo o completa perdita della percezione degli odori e/o dei sapori, anche in assenza di altri sintomi, dovrebbe considerarsi infetto da SARS-Cov-2 fino a prova contraria.

Pertanto, dovrebbe contattare il proprio medico Curante e precauzionalmente mettere in atto le misure di isolamento sociale fino all’esecuzione del tampone.
Queste misure, molto semplici e senza nessun costo, potrebbero avere un enorme impatto nell’individuazione dei soggetti paucisintomatici, e nella limitazione del loro potenziale di contagiosità.

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