Lo spiedo del Cso di Borgosotto piace anche ai Vip
Dodicimila porzioni. Una trentina di grandi eventi. Manifestazioni con 2000 presenze e oltre. Diffusione a macchia d’olio nelle province di Bergamo, Milano, Lodi, Verona, Roma, ecc.
Non stiamo fornendo dati a caso ma cifre ben precise sullo spiedo che è stato cucinato solo durante questo 2016 dai volontari del Cso, il «Centro Sportivo Oratorio di Borgosotto».
L’avventura di questi «maghi armati d’asta d’acciaio» è partita quasi per gioco, a luglio del 2007, nell’intento di raccogliere qualche soldo per ristrutturare la Casa Parrocchiale attraverso il primo evento nelle vie del Borgo, che richiamò partecipanti un po’ da ogni dove e, in breve tempo, ha valicato le mura della piccola frazione per arrivare anche fuori provincia e addirittura nella capitale. Merito del sapore dello spiedo di Borgosotto che, senza voler togliere nulla ai tanti e ottimi spiedi che vengono cucinati in città dalle varie associazioni locali, ha un gusto e una morbidezza senza eguali.
Per questo grandi aziende e ditte importanti da quel momento e, ormai costantemente, hanno contattato i volontari del Cso perché portassero nelle loro città il gustoso piatto bresciano e lo facessero assaggiare ai loro clienti.
Lo spiedo monteclarense è composto di carni miste, come comanda la ricetta tradizionale bresciana: maiale, pollo e coniglio e, per mantenerne la morbidezza, le carni vengono irrorate costantemente e delicatamente con burro fuso.
In questi anni, lo spiedo monteclarense ha ricevuto i complimenti tra gli altri di alcuni vip come Francesco Amadori, Giovanni Rana e Ricky Memphis.