Lo scatto di Montichiari che conquista Tokyo diventa virale
«Tifa, Tokyo International Foto Award, è un festival di fotografia con un contest mondiale itinerante che comprende varie categorie per fotografi professionisti e amatori. Io ho partecipato come professionista nella categoria “Pubblicità - Viaggi - Turismo” e la scorsa settimana mi è stato comunicato che grazie a un mio scatto della Notte Bianca realizzato col drone mi è stato assegnato il Silver Winner 2023».
A raccontare con comprensibile soddisfazione è Rudy Fenaroli che prosegue: «È stato apprezzato lo scatto perché, nonostante la tecnologia dia una mano, fotografare di notte non è mai semplice, servono esposizioni lunghe, fino ad un secondo, Inoltre il drone è uno strumento che si muove nello spazio e di notte si rischiano mosso e buio e avendo un diaframma molto aperto si rischia addirittura lo sfocato. Uno scatto che ho cercato tanto e che mi ha dato grandi soddisfazioni. Quella del drone per me è davvero una grande passione e grazie al drone professionalmente come studio abbiamo fatto grandi passi in avanti. Per altro come fotografo con drone sono certificato dalla casa madre costruttrice».
Il suo scatto sta facendo il giro del mondo
Con lo scatto di Rudy Fenaroli Montichiari sta facendo il giro del mondo e oltre all’importanza del premio prestigioso per un monteclarense, da un punto di vista della promozione turistica della città il lavoro di Rudy è di sicuro valore. Uno scatto della città non privo di partecipazione romantica e forse anche proprio per questo vincente anche se il fotografo si muove con disinvoltura anche in ambiti di ricerca. «Un premio che mi serve per ordinare le idee, per trovare nuova convinzione in quello che faccio in un mercato sempre più difficile e frammentato, in cui ci si fanno mille domande sulle strade giuste da prendere. La soddisfazione è anche più grande considerando che il premio mi è stato assegnato a Tokyo, da sempre capitale del mondo dell’immagine. In Giappone nasce la linea più alta di videocamere e fotocamere. Loro hanno proprio la cultura della costruzione di macchine fotografiche».
Fondamentale è stata la Master Class a Hollywood
Rudy da ormai 19 anni lavora come professionista dell’immagine «diciannove anni - dice - in cui ho vissuto un’evoluzione strana nel mondo della fotografia e dei video. Con i cellulari siamo diventati tutti fotografi ma non è esattamente così, ci vuole studio, ci vogliono idee. E per me gli studi fatti in ambito cinematografico sono stati fondamentali. Per l’esattezza la mia competenza è di direttore della fotografia, con una master class a Hollywood, ufficiale. Non ho proseguito in questo ambito perché inserirsi in una produzione non è così semplice. Ciò che ho studiato mi serve però quotidianamente a “sceneggiare” anche lavori fatti per imprese private che hanno bisogno di “raccontare” i proprio prodotti o la propria attività. E devo essere sincero, gli studi fatti mi aiutano anche a divertirmi di più mentre lavoro, in fondo è un’attività creativa e il piacere di farla è fondamentale». Dopo il riconoscimento ricevuto a Tokyo, Rudy è pronto a supportare il lavoro dello studio fotografico di famiglia che sarà impegnato per tutto il 2024 con la Camera di Commercio di Brescia».