Il processo

L'investitore della 15enne travolta e uccisa sulle strisce patteggia due anni

L'incidente era avvenuto nell'ottobre 2021 a Capriolo: Larissa David era morta cinque giorni dopo l'incidente.

L'investitore della 15enne travolta e uccisa sulle strisce patteggia due anni
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Si è concluso con un patteggiamento il processo per la morte della 15enne capriolese Larissa David.

L'investitore della 15enne travolta e uccisa sulle strisce patteggia due anni

Mercoledì 28 settembre in un'aula del Tribunale di Brescia il gup Elena Stefana ha accolto la richiesta di patteggiamento che era stata concordata con il pm Benedetta Callea: una pena (sospesa) di due anni per il camionista palazzolese che un anno fa, nell’ottobre 2021, investì la ragazza mentre attraversava sulle strisce pedonali a Capriolo (Larissa morì in ospedale cinque giorni dopo il tragico incidente). L’uomo, difeso dall’avvocato Massimiliano Battagliola, aveva più volte espresso la sua disperazione e il suo pentimento per l’accaduto. Oltre ad aver effettuato una donazione al Fondo per le vittime della strada, si era reso disponibile, ovviamente nel rispetto della volontà della famiglia, a promuovere o supportare in qualunque modo iniziative dedicate alla memoria della 15enne. Queste circostanze, unite alla velocità moderata (sotto i 40 chilometri orari) e alla negatività ai test sull’abuso di alcol e sostanze stupefacenti, hanno sicuramente influito sull’epilogo del processo.

Per i genitori una "condanna a vita"

Ma per una madre e un padre che hanno perso una figlia nel fiore degli anni è davvero difficile accettare l’idea che l’investitore di Larissa non si farà un giorno di carcere. Assistiti dall’avvocato Graziano Amodeo, i genitori sono inevitabilmente provati dal modo in cui si è concluso il processo penale (la causa civile, invece, va avanti su un altro binario). La loro, infatti, è una "condanna a vita", mentre l'uomo che ha travolto la figlia se la caverà con una pena (sospesa) di due anni.

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