Linda Tiberio torna nella "sua" Verolanuova
"Sulla cresta dell’adrenalina", da manga a mostra per raccontare il diabete e sensibilizzare studenti e insegnanti

Sembra ieri che Linda Tiberio, fresca di diploma di scuola media alla secondaria di Verolanuova, raccontava il suo manga "Sulle ali dell’adrenalina".
"Sulle ali dell'adrenalina"
Scritto per l’esame di terza media, la giovane studentessa, aveva deciso di raccontare i tre anni trascorsi tra i banchi alle prese con compagni di classe, insegnanti e soprattutto il diabete di tipo 1, patologia da cui è affetta dall’età di 9 anni. Da allora il manga di Linda ha fatto davvero molta strada e questa non è una metafora. Il caso ha voluto che il dottor Antonio Gorio, ginecologo in Poliambulanza, vedesse il manga e ne rimanesse profondamente colpito. Sarà perché è un dottore, sarà, soprattutto, perché ha tre figli due dei quali affetti da diabete, che il dottor Gorio in quelle pagine ha visto uno straordinario mezzo di comunicazione. Perché se la scienza ha fatto passi da gigante nella gestione del diabete, molto c’è ancora da fare a livello di comunicazione. E’ qui che entra in gioco Linda e il suo lavoro, pensato come un manga per essere fruibile anche ai più piccoli, racconta delle difficoltà nella gestione della malattia, soprattutto nei rapporti con il prossimo siano i compagni di classe, siano i professori, non sempre in grado di comprendere fino in fondo quello che la giovane studentessa stava e sta vivendo.
"Quello che mi ha colpito del manga di Linda è che non cade mai nel pietismo e non se la prende mai con gli altri",
così ha esordito il dottor Gorio lunedì mattina davanti all’esposizione dei pannelli tratti dal manga della giovane studentessa che per 15 giorni sono stati esposti nelle scuole medie di Verolanuova, prima di approdare lì sono stati esposti in molti altri istituti e in molti altri andranno nelle prossime settimane.
Una mostra itinerante












Il dottor Gorio, infatti, dopo aver letto il manga ha deciso di «trasformarlo» in una serie di pannelli in cui raccontare i momenti "salienti": l’esordio della malattia, la notte, le emozioni, iperglicemia, ipoglicemia, in poche parole tutto quello che Linda ha dovuto imparare ed imparare ad affrontare.
"Mi sono accorto che parlando di diabete, soprattutto in relazione al mondo scolastico, c’è una difficoltà nella comunicazione - ancora il dottor Gorio - ecco perché è nata l’idea di lasciare esposti i pannelli tratti dalle tavole di Linda, all’inizio li abbiamo presentati in Poliambulanza e poi agli Spedali Civili di Brescia, ora sono numerosissime le scuole in cui li stiamo portando".
Gli studenti non solo possono leggere i pannelli, ma anche il manga di Linda ed infine incontrano il dottor Gorio, a volte anche Linda, ora è una studentessa al Pascal il liceo scientifico ad indirizzo medico di Manerbio, e non sempre può saltare le lezioni per presenziare, ma sentirla parlare, raccontare con la sua naturale semplicità, mentre si sente il «bip» del sensore e quasi furtivamente si regola la glicemia, è davvero il valore aggiunto di questa esperienza. Un valore che serve ai ragazzi di questa età che dopo i primi imbarazzi, vincono la timidezza ed iniziano a fare domande,
"Come è stato scoprire di avere il diabete?", "Si può fare sport?" e infine "Anche io ho il diabete".
Questo era ed è lo scopo ultimo del manga di Linda: aiutare chi come lei ha questa patologia, spiegargli cosa succede a livello medico e scientifico, ma anche, anzi soprattutto, a livello emozionale e non far sentire solo chi come lei si trova ad affrontare il diabete. Linda ha raggiunto il suo obiettivo, anzi ha superato le sue più rosee aspettative dato che ormai il suo manga sta viaggiando in lungo ed in largo per la provincia bresciana.
"E’ stato emozionante tornare qui - ha raccontato - ma le medie non mi mancano".
Tra i sorrisi e i complimenti di ex compagni di scuola e professori, Linda ha raccontato a tutti cosa vuol dire avere il diabete.
"Alle volte la notte non dormivo: la glicemia era troppo bassa, addormentandomi non avrei potuto tenerla sotto controllo rischiando quindi di entrare in coma - ha spiegato - non è facile dove affrontare verifiche e interrogazioni senza aver dormito".
Ma Linda non ha mai saltato nessuna prova, non ha mai chiesto una corsia preferenziale, solo di essere compresa e messa nelle condizioni adeguate di poter fare il suo dovere. "Sulla cresta dell’adrenalina" serve a questo: a comprendere il diabete senza lasciarsi intimidire perché più che una patologia è, come dice il figlio del dottor Gorio, "uno stile di vita".