Liberation con i profughi del paese alla marcia della pace Perugia Assisi

Liberation con i profughi del paese alla marcia della pace Perugia Assisi
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Quest’anno gli associati, coordinati dal presidente Gianbattista Schena, hanno voluto coinvolgere anche i cinque ragazzi rifugiati che l’associazione ospita nella loro casa di Carpenedolo in collaborazione con l'associazione «Adl Zavidovici» di Brescia. L’associazione continua poi a essere impegnata sul territorio nel commercio equo e solidale e nel consumo critico con una bottega completamente gestita da volontari. «Uno dei temi principali coinvolge la società e che è stato al centro della marcia è proprio il tema dei rifugiati. - Ha spiegato Francesca Pesci che ha partecipato con il gruppo carpenedolese - C’erano diversi gruppi di rifugiati da tutta Italia che hanno messo in luce la gravità della situazione che fa sì che ci siano persone che devono scappare dai loro territorio per rifugiarsi in Europa».

I cinque ragazzi hanno accolto molto positivamente la partecipazione alla marcia che ha lasciato in loro un vero senso di accoglienza. Al centro di tutto i temi della giustizia sociale e della pace che possono essere da monito per l’intera società nel vissuto quotidiano. Diverse le realtà che hanno partecipato senza alcuna connotazione politica: dai boyscout ai centri sociali, giovani, anziani, e famiglie che hanno fatto della marcia una realtà variegata.

Tanti gli elementi che hanno riconfermato l’importanza dell’incontro sia dal punto di vista simbolico che di condivisione tra tutti i partecipanti. «Il Movimento per la pace non è solo capace di dire no, anzi. Vogliamo che sia chiaro – ha spiegato Sergio Bassoli della “Rete della pace”– che la marcia delle pace non è un semplice rituale ma si inserisce in un percorso fatto di tante tappe. Un percorso di tante voci e di tanti colori, problematiche da assumere con politiche coerenti e un calendario ricco di iniziative da costruire insieme».


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