rigenerazione urbana

L’ex Enel di Coccaglio si trasformerà in un polo culturale

L’area verrà demolita grazie al contributo di 1,5 milioni di euro di Regione Lombardia e ripensata "lavorando sulla volumetria, diminuendo l’impatto degli immobili e riqualificando il comparto dal punto di vista sismico ed energetico"

L’ex Enel di Coccaglio si trasformerà in un polo culturale
Pubblicato:
Aggiornato:

di Emma Crescenti

Un grande auditorium e nuovi spazi per valorizzare il Museo d’arte orientale, ma anche (forse) una serie di servizi come la sede della Protezione civile, il Comando della Polizia Locale del Monte Orfano e magari, come suggerito dai cittadini, una piccola piazza e un’aula studio che risponda alle esigenze dei giovani. Il tutto seguendo un progetto organico ma modulare, «step by step» in base ai contributi intercettati, per rigenerare l’area dell’ex Enel di via Matteotti e dare un nuovo volto al cuore del paese.

L’ex Enel si trasformerà in un polo culturale

Un volto che prima di tutto parlerà la lingua della cultura, hanno ribadito il vicesindaco Eugenio Fossati e il sindaco Alberto Facchetti, durante l’incontro di lunedì sera: un’occasione per illustrare le idee del Comune (che a fine 2021 aveva acquistato l’immobile per circa 620mila euro stipulando un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti) e raccoglierne altre per riqualificare l’area di circa 4.400 metri quadrati che «per il paese rappresenta una risorsa sia per il volume che per la posizione», ha spiegato Fossati.

Costruito a inizio del Novecento dalla Società Elettrica Bresciana (poi Enel), arricchito nel corso del tempo con altre palazzine, il comparto nel tempo aveva cambiato diverse proprietà, per poi essere completamente dismesso circa venti anni fa. Incastonata fra il Comune, la stazione e la scuola, centrale e strategica, l’area verrà demolita grazie al contributo di 1,5 milioni di euro di Regione Lombardia (bando per la rigenerazione urbana) e ripensata «lavorando sulla volumetria, diminuendo l’impatto degli immobili e riqualificando il comparto dal punto di vista sismico ed energetico», ha spiegato il sindaco Facchetti.

In arrivo la sala polivalente e il nuovi spazi per il museo giapponese

Ma soprattutto catalizzando la vocazione culturale del paese: priorità assoluta sarà la realizzazione di una sala polivalente da 300 posti (l’auditorium attuale ne contiene poco più di 100) che possa ospitare incontri, spettacoli, concerti e altri eventi e un’area che accoglierà la collezione di arte giapponese Mazzocchi, valorizzando le potenzialità ora inespresse a causa degli spazi ristretti, mentre gli attuali spazi del Museo verranno riconvertiti a finalità socio assistenziali «così come prevede lo statuto della Fondazione Monauni», ha continuato il primo cittadino. Stesso discorso per la sede della Locale che, se e quando il servizio traslocherà, potrebbe diventare uno spazio a disposizione delle Consulte e dei gruppo consiliari.

Tutto è in divenire: il cronoprogramma è in fase di definizione e lo studio in mano all’Amministrazione per ora segue una linea guida che «si presti a implementazioni successive tenendo conto dei suggerimenti e di quelle strutture di cui il paese potrebbe avere bisogno a lungo-medio termine dal punto di vista sociale e culturale», ha concluso Fossati.

Seguici sui nostri canali