lago d'iseo

L'emergenza frana si abbatte sul turismo come uno tsunami

Crollo delle prenotazioni anche per l'estate con cancellazioni da Olanda, Paesi Bassi e Regno Unito.

L'emergenza frana si abbatte sul turismo come uno tsunami
Pubblicato:
Aggiornato:

Grande disappunto, per quanto concerne la comunicazione legata all'emergenza frana, da parte del Consorzio degli alberghi a quattro stelle Lake Iseo Hotels, già piegati a causa dell’emergenza sanitaria. Cancellazioni anche per le altre strutture ricettive del Sebino.

L'emergenza frana si abbatte sul turismo come uno tsunami

Il pericolo onda anomala si sta ridimensionando, ma al contrario lo tsunami mediatico generato sulla stampa nazionale e soprattutto estera legato alla frana di Tavernola Bergamasca ha provocato il crollo delle prenotazioni negli hotel, nei camping e nei B&b del lago d’Iseo, con cancellazioni anche per il periodo estivo che arrivano da Olanda, Paesi Bassi e Regno Unito.

A esprimere il proprio disappunto circa le modalità di comunicazione adottate in queste settimane da alcune Amministrazioni comunali è stato il Corsorzio degli alberghi a quattro stelle Lake Iseo Hotels.

"Inutile ricordare la ferita profonda generata nel nostro settore dalla pandemia, che rischia ora di diventare letale con il problema frana - ha esordito la presidente, Antonella Pastore - Siamo consapevoli del fatto che le notizie vadano date e la popolazione informata, ma ricordiamo che lo scenario raccontato ai media è il peggiore e, a detta degli esperti, è quello meno probabile. In questo momento così difficile per il turismo, gettare benzina sul fuoco è un'operazione distruttiva e masochista. La comunicazione è una cosa importante e delicata, va fatta in modo univoco e quando le notizie sono supportate da dati evidenti".

Pioggia di cancellazioni da Olanda, Paesi Bassi e Regno Unito

A seguito degli articoli apparsi sulla stampa nazionale ed estera è arrivata una pioggia di cancellazioni dall'Olanda, dai Paesi Bassi e dal Regno Unito.

"Secondo noi la comunicazione è stata fatta in modo dannoso - ha sottolineato la Pastore - E ne pagheremo lo scotto a livello turistico. Ci sarebbe davvero da chiedere i danni e agire per vie legali, ma non vogliamo sprecare energie in questo senso: dobbiamo pensare a sopravvivere".

La stagione turistica, dopo l’anno nero del Covid, anche quest’anno stenta a partire. La Pasqua, a causa della zona rossa, è già un ricordo per le strutture ricettive, che ora puntano ai mesi estivi. "Io avevo raccolto una ventina di camere su aprile, che chiaramente sono state cancellate, prima di tutto per il problema pandemico, ma poi le disdette sono arrivate sul periodo di luglio e agosto, dove invece eravamo messi abbastanza bene - ha precisato la Pastore - Aprile e maggio al momento sono deserti. Sta andando male, non è colpa della frana, ma questa è stata la mazzata finale".

Anche campeggi, bed and breakfast e case vacanze sono nella stessa situazione degli hotel. All'estero l’emergenza frana (con la conseguente onda anomala) è passata come un disastro imminente e il comparto turistico del Sebino si aspetta che, se non dovesse succedere nulla nelle prossime settimane, arrivino aiuti concreti.

"Ci auspichiamo che venga presa una decisione fattiva riguardo alla frana, poiché è impensabile affrontare la stagione con questa spada di Damocle sul capo, senza parlare della responsabilità di ospitare possibili vittime - hanno concluso dal Consorzio - Preghiamo le istituzioni e gli esperti di prendere decisioni tali da garantire la sicurezza e la sopravvivenza dei cittadini in primis e delle nostre attività poi. Vorremmo inoltre che, qualora il livello di allarme rientrasse, si facessero dichiarazioni precise circa la sicurezza dei nostri luoghi e si invitassero i turisti a tornare sul nostro territorio senza indugio".

Seguici sui nostri canali