Legati - Momenti di Alpinismo, quando la montagna apre il cuore
Legati - Momenti di Alpinismo e pensieri di solidarietà. Claudio Inselvini ha raccontato la sua passione per la montagna e i legami che ne sono nati.
«Legati- Momenti di Alpinismo, Pensieri di Solidarietà», questo il titolo dell'incontro che si è tenuto ieri sera (venerdì 22 febbraio) all'auditorium della Biblioteca Comunale di Salò, nel nuovo Salo'tto della Cultura in via Leonesio 4.
Il protagonista Claudio Inselvini
Originario di Ghedi, ha iniziato ad arrampicare all'età di 30 anni ed oggi, con alle spalle mille salite, è accademico del CAI.
La sua avventura inizia dalla montagna Tredemus, per spostarsi poi all’Ortles, al Bianco al Ben Nevis nelle Higlands scozzesi, all’Ama Dablan in Nepal, al Fitz Roi in Patagonia e così via per oltre un migliaio di ascensioni. Tutte esperienze di grande soddisfazione nelle quali la costante è la capacità e caparbietà di superare i propri limiti, le proprie paure e raggiungere la vetta.
Il suo destino ben presto si trova «legato» alle famose «tre grandi nord» (Eiger, Cervino e Grandes Jorasses) e ai suoi compagni di avventura, di cordata e di spedizione:
«La corda è sacra, per questo motivo dall'altra parte non può esserci chiunque - ha spiegato Inselvini- devi fidarti ciecamente di quella persona che deve essere molto più brava di te. La stessa, inoltre, deve dotarsi del doppio delle protezioni perchè, in caso di emergenza, deve poter salvare anche te».
Montagna, amicizia e solidarietà
Possono essere riassunti così gli ingredienti del rapporto tra Inselvini e la montagna. Prende infatti il nome di «Scaliamoci» il progetto con il quale Inselvini e il suo staff si mette a servizio delle persone fragili:
«Partiamo dalla metafora della montagna e della scalata e la affianchiamo alla malattia e alla disabilità - ha spiegato - quando un medico comunica ad un paziente una diagnosi negativa, quest'ultimo si trova a dover affrontare l'ignoto, come uno scalatore prima di affrontare una grande scalata. Dare a queste persone la possibilità di raccontarsi regala loro molta energia, si sentono amate ed ascoltate».
Un altro progetto di solidarietà al quale ha preso parte riguarda la «Montagna terapia» ovvero un approccio metodologico per la cura e la riabilitazione delle diverse disabilità che vede come protagonista assoluta la montagna.
La serata è stata inoltre allietata dall'intervento musicale del maestro Michele Lancellotti che ha cadenzato i vari momenti enfatizzando le emozioni emerse.
Prossimo appuntamento
L'evento è parte del ciclo «Il libro incontra la montagna: serate sull'alpinismo e l'escursionismo» organizzate dal Cai (sezione di Salò) in collaborazione con la biblioteca Civica.
Il prossimo appuntamento è per giovedì 21 marzo alle 20.30 sempre all'auditorium della biblioteca civica in via Leonesio 4. Interverrà Fausto Camerini con «Le montagne del Benaco».