Le suore Orsoline tornano a teatro
Le suore Orsoline tornano a teatro grazie a un gruppo di giovani guidati con maestria e da una grande passione e voglia di comunicare, di urlare al mondo “Si! noi siamo Ubuntu!” ovvero “io sono perchè noi siamo”.
Una storia lunga cent’anni. Radicate ormai sul territorio, entrate nel cuore di una intera comunità, le Suore Orsoline sono state portate in scena per la seconda volta dalla compagnia teatrale Hapax che ha presentato all’interno del Teatro San Carlo di Asola lo spettacolo: “Madri nel silenzio”.
Le suore Orsoline tornano a teatro
Dopo una prima performance, posta sotto i riflettori il 27 maggio, il gruppo diretto dalla professoressa Rachele Fornari, docente di Religione all’Istituto Giovanni Falcone di Asola, è ritornato in scena. Nello spettacolo, si nota e viene precisato, le suore non compaiono mai direttamente, ma si avverte costantemente la loro presenza grazie anche e soprattutto alla sorprendente bravura degli attori, dei cantanti, dei musicisti, delle ballerine. Tutti uniti da un’idea comune, guidati con maestria e da una grande passione e voglia di comunicare, di urlare al mondo “Si! noi siamo Ubuntu!” ovvero “io sono perchè noi siamo”.
Le performance
Da pelle d’oca, bisogna evidenziarlo, la performance di Utibe Joseph, giovanissima studentessa dalla bravura già nota al pubblico asolano. Emozionante anche la grafica di Elena Rogna, che con i suoi disegni al computer ha espresso molto, ha chiuso quel cerchio toccante di racconti iniziati con le vite di Madre Ignazia e Madre Margherita.
Il lavoro svolto
Tanto il lavoro di ricerca dietro questo evento. Molti gli archivi visionati, tra cui quello delle suore Orsoline, Parrocchiale, con i testi di Monsignor Antonio Besutti, e quello del cavalier Armando Bertuzzi. Attraverso i documenti, le lettere, i libri e i quotidiani ecco scoprire, a poco a poco, i personaggi e i luoghi portati poi con successo sul palcoscenico.