Le montagne del Benaco: incontro con Fausto Camerini

Le montagne del Benaco, un affascinante viaggio alla scoperta delle vette più belle del Lago di Garda con Fausto Camerini, una guida d'eccezione.

Le montagne del Benaco: incontro con Fausto Camerini
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Le montagne del Benaco, questo il titolo dell'incontro con Fausto Camerini.

L'autore è stato il protagonista del terzo appuntamento del ciclo «Il libro incontra la montagna» organizzato dalla Biblioteca di Salò, in collaborazione con il CAI. Egli, nella serata di ieri (giovedì 21 marzo), ha condotto il numeroso pubblico presente in un viaggio attorno al lago italiano, per conoscere i monti del Garda, le Alpi di Ledro e il monte Baldo. Un viaggio infine attraverso boschi, rocce e sentieri. Il libro è stato scritto in collaborazione con Roberto Ciri e Ruggero Bontempi.

L'autore e la sua passione per la montagna

Fausto Camerini inizia a sviluppare giovanissimo la passione per la montagna con escursionismo, trekking, ascensioni  ed arrampicate classiche su tutto l’arco alpino, in particolar modo nelle Alpi occidentali e nel gruppo dell’Adamello del quale è profondo conoscitore ed esploratore. Trekking ed ascensioni nelle Ande Perù ed Ecuador. Dal 1989 Istruttore della Scuola «Adamello» della sezione di Brescia del Club Alpino Italiano.

Pubblicista iscritto dal 1990 all’Ordine dei giornalisti collabora al quotidiano Brescia Oggi con due rubriche fisse settimanali su argomenti di  montagna oltre ad articoli e servizi su alpinismo, escursionismo e recensioni di libri di montagna. Cura per la rivista Adamello del CAI di Brescia la rubrica Prime ascensioni e collabora con numerose riviste su argomenti legati all’alpinismo e alla montagna.

La serata

L'autore ha proiettato una serie di diapositive raffiguranti le bellissime montagne del Benaco e illustrandole a voce. Alla domanda su quanti sono i sentieri esistenti intorno attorno al Garda lui risponde: «Non lo so dire so solo che non basta una vita per percorrerli tutti».

Secondo il suo punto di vista, inoltre, il periodo migliore per godere della montagna è l'inverno:

«In questa stagione, infatti, la montagna regala il suo aspetto più selvaggio, è il momento in cui viene messa più alla prova la propria resistenza».

Mentre per quanto riguarda il vegetale simbolo del Garda lui sceglie il faggio:

«Il faggio è simbolo di eleganza e possiede uno splendido colore delle foglie che emerge, in particolare in autunno quando le ritroviamo a terra».

Se dovesse però consigliare un monte da scalare non ha dubbi, il Pizzocolo ma anche il Monte Baldo:

«Per me è una delle  vette più affascinanti del Benaco così come il Monte Baldo. Anche in questo caso l'inverno è il periodo migliore dell'anno nel quale andare, lo scenario è mozzafiato».

Il prossimo appuntamento è per sabato 30 marzo con Simone Frignani  in «Il Cammino di San Benedetto e il cammino degli Dei» nell'auditorium della biblioteca - Salo'tto della Cultura in via Leonesio 4.

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